
Firenze 18.5.2011 – Nel 2010 le esportazioni toscane sono cresciute del 15,6% rispetto all'anno precedente, tornando così ai valori del 2007: un balzo considerevole rispetto al disastroso anno precedente (-8,9% la Toscana, -21,4% l'Italia), secondo il Rapporto Irpet sul commercio estero. Una parte della variazione tuttavia è determinata dall'aumento dei prezzi di materie prime come l'oro: sterilizzando i risultati dall'effetto prezzo, la variazione dell'export toscano si ridimensiona, passando dal +15,6% al +13,2% (a fronte di una media nazionale che passa dal +15,7% al 14,9%). L’impatto reale che ne deriva sul tessuto produttivo regionale è pertanto più contenuto. La ripresa dell’export del 2010 ha fatto sì, inoltre, che a fianco di una dinamica positiva delle vendite vi siano state anche importazioni dall’estero in forte aumento (+25,8% per la Toscana e +22,6% per l’Italia) il che ha portato a disperdere fuori dai confini regionali parte dell’effetto moltiplicatore che l’export ha sul territorio.
Per quanto riguarda i settori, sono andati bene l'alimentare (+11,8%), la moda (+16,7%), gomma-chimica (+28,8%), la metalmeccanica (+10,6%) e il comparto chimica-farmaceutica (+10,1%).
Le esportazioni toscane sono cresciute verso tutti i mercati. Quelle dirette ai paesi dell’UE15 sono aumentate del 16,3%, quelle verso i nuovi aderenti all’Unione Europea del +26,2%, mentre per i paesi non aderenti all’Unione Europea i dati mostrano una variazione del +24,9%. Il mercato nord americano, pur rimanendo uno sbocco importante, ha perso parte della sua rilevanza, mettendo a segno nel 2010 un +5,1%.
Nel 2011, in un contesto ancora pieno di incertezze, l’export della Toscana dovrebbe crescere ad un tasso del 5,3%.