
Firenze – Si sta tenendo il corteo di solidarietà e protesta provocato dalla sentenza che ha assolto i sei ragazzi che nel luglio del 2008 furono accusati da un giovane donna di violenza nei suoi confronti. “Al di là della sentenza – dice una giovane, studentessa, circa vent’anni – il principio che questa sera vogliamo ribadire con forza è che una donna non può essere giudicata sulla base della sua vita personale e peggio delle sue scelte in tema sessuale”. Insomma, la sentenza di assoluzione, per le donne e gli uomini che stasera circonderanno la Fortezza dietro striscioni, bandiere e urlando slogan, avrebbe in realtà avallato un principio “odioso: essere giudicate più o meno punibili in base alle proprie scelte esistenziali”. Qualche contestazione iniziale (qualcuna delle partecipanti non avrebbe voluto bandiere e appartenenze politiche) rientrate. Poi, il corteo che abbraccia la Fortezza, teatro dell’episodio (click sulle immagini per ingrandirle)
Ma non basta. Alle grida di “Corteo! Corteo!” in tanti con gli striscioni si riversano in Viale Strozzi e bloccano il traffico. Ci si chiede dove proseguire, se verso i viali o verso il centro. Molti in testa al corteo provengono da fuori e non conoscono la città. “Veniamo da diverse parti d’Italia”, diranno poi, “da tutta la Toscana, dal Lazio e dall’Emilia. Questa sentenza è allucinante, volevamo portare il nostro sostegno”. I manifestanti proseguono verso Piazza Indipendenza e poi arrivano a San Marco. Qualche fumogeno, qualche slogan contro la digos che li precede, ma nessun momento di tensione. Non si vedono autovetture o cellulari ma soltanto qualche auto della municipale costretta ad avanzare per non essere travolta dal corteo. Una volta al Duomo, la manifestazione imbocca via Cerretani fino alla stazione e fa di ritorno alla Fortezza.
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