
Firenze – “Lo spazio del sacro” è il tema che Mario Botta affronterà lunedì 12 marzo presso la Basilica di Santo Spirito a Firenze. Botta, tra i grandi architetti della contemporaneità, ha realizzato sedici chiese, tra cui la cattedrale di Évry, in Francia, e la sinagoga Cymbalista nel campus universitario di Tel Aviv. Sono in fase di costruzione tre chiese e una moschea in Cina, a Yinchuan.
Le architetture di Mario Botta si configurano come immagini iconiche capaci di esercitare una resistenza rispetto all’appiattimento e alla perdita di valori che registriamo in molte costruzioni a partire dalla seconda metà del secolo scorso.
La sua architettura, in dialogo con il sacro espresso dalle grandi religioni monoteistiche, elabora nuove forme espressive, attraverso un linguaggio chiaro nell’impianto geometrico, nel controllo della luce e dei materiali, che diventano testimonianze del nostro tempo e memorie del grande passato.
Scrive Mario Botta nel catalogo che accompagna la mostra che sarà inaugurata il 25 marzo alla Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno: «I temi del “sacro” – il silenzio, la meditazione e la preghiera –, pur dentro le contraddizioni del vivere quotidiano, evidenziano con molta più incisività rispetto ad altri temi “profani”, gli aspetti primigeni che permettono di rintracciare le ragioni d’essere del fatto architettonico.
Penso:
alla luce e all’ombra,
alla gravità e alla leggerezza,
al muro e alla trasparenza,
al percorso e alla soglia,
al finito e all’infinito,
alla forza dell’opera costruita, al suo essere parte attiva di uno scenario di vita che il cittadino incontra ogni giorno».
Mario Botta
Lo spazio del Sacro
Incontro con l’architetto svizzero
Basilica di Santo Spirito, Firenze
Piazza Santo Spirito, 30
Lunedì 12 marzo 2018, ore 17.30
Saluto del cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze
Introduce Giovanni Gazzaneo, responsabile di “Luoghi dell’Infinito” e presidente della Fondazione Crocevia