
Firenze – Luci, colori e cieli di Susanna Giaccai
Una vita dedicata ai libri quella di Susanna Giaccai o, ancora meglio, ad organizzare il servizio per i lettori, coloro che i libri li leggono. Nel corso della sua attività lavorativa è stata direttrice di biblioteca, ha organizzato la formazione dei bibliotecari, ha coordinato le reti documentarie toscane e il servizio di prestito interbibliotecario regionale, una attività la sua che ha teso sempre ad utilizzare al meglio le nuove tecnologie.
Ha al suo attivo anche una densa attività editoriale, tra cui la cura degli aspetti tecnico-editoriali della rivista online Storia delle donne edita dalla Firenze University Press. In collaborazione con Annarita Buttafuoco, ha messo in piedi nel lontano 1994, agli albori di Internet, il servizio informativo Storia delle donne (già Gopherdonna), nato dalla collaborazione tra l’Unione Femminile nazionale, la Società italiana delle storiche e il Dipartimento di studi storico-filosofici dell’Università di Siena. Ha curato rubriche su Internet nelle riviste Biblioteche Oggi e NoiDonne; creato nel 1995 il sito web della Società italiana delle storiche (curato fino al 2000) e nel 1999 quello della rivista DWF: DonnaWomenFemme (curato sino al 2005). In collaborazione con La città invisibile ha aperto LEDONNE, la prima lista di discussione italiana tra donne attiva dal giungo 1996 al dicembre 2000. Dal 1994 al 2003 ha collaborato con l’Unione femminile nazionale di Milano, gli ultimi 4 anni con funzioni di presidente.
Una volta in pensione Susanna Giaccai si è appassionata a Wikipedia ed è diventata un importante punto di riferimento per le biblioteche che vogliono iniziare a collaborare alla crescita di Wikipedia Italia.
Si dedica inoltre all’osservazione attenta del mondo che la circonda. Con le sue immagini, Susanna Giaccai ci racconta e narra il mondo che guarda, in particolare le luci, i colori e i cieli della più bella Toscana.
Come è cominciato il tuo interesse per la fotografia?
Fin da bambina sono stata abituata a vedere le foto che nostro padre scattava a noi ragazzi, a me, a mio fratello e alle sorelle.
E quando hai iniziato ad essere tu la fotografa?
A Praga nel 1966 ho comprato una Zorki6 ed ho iniziato a fotografare in bianco e nero; più avanti sono passata al colore, ma solo dopo parecchio tempo e con un certo sforzo, tanto ero abituata al bianco e nero. Ho cercato di tradurre nel colore lo stesso sguardo usato per il bianco e nero, attenta ai contrasti di colore e di segni. Ho fotografato bambini e bambini che ora da grandi si ritrovano foto che altrimenti non avrebbero avuto. Fotografa per fermare contrasti ma anche fotografa per ricordare.
Cosa è per te la fotografia
E’ una tecnica, un modo che mi consentono di osservare il mondo e le persone.
Potresti descrivere la tua tecnica
Fotografo quando ciò che vedo ha per me un significato estetico (amo sia linee e curve che contrasto di colori pieni).
Quali fotocamere utilizzi?
Come ho raccontato prima, ho iniziato con una Zorki6 comprata nel 1966 a Praga, una robusta macchina fotografica sovietica con buone posssibilità di gestire la profondità di campo. Poi sono passata ad una Nikon, successivamente ad una piccola Pentax automatica, una Minox 35 ML piccola e leggera ed infine ad usare uno smartphone con ottima fotocamera.
Hai soggetti preferiti?
Sì, principalmente amo scattare immagini che riguardano la natura e le architetture.
Un consiglio per i giovani aspiranti fotografi?
Sì, quello di imparare a guardare e vedere linee, contrasti di colore, e di portare sempre con sè uno strumento per fotografare.
Qualcosa da aggiungere su di te e sul futuro della tua attività
Ritengo che la fotografia sia legata a momenti della vita, ai suoi andamenti, quindi a volte si fotografa di più a volte di meno.
Hai esposto le tue fotografie?
Non ho mai esposto le mie foto; le ho comunque messe nel web e in Commons dove avendo la licenza CC BY SA possono essere riusate da chiunque purché sia citato l’autore.
Vedi: Fotogallery
Contatti: giaccai@gmail.com