
Firenze – Massimo Giannoni: il mondo nei libri
Ci troviamo nello studio di Massimo Giannoni nell’Oltrarno fiorentino, immerso nel verde dello storico giardino Torrigiani. Uno studio luminoso, ordinato, con un affaccio a nord, perfetto per dipingere.
Già da ragazzino Giannoni, che all’epoca viveva a Empoli, dipinge e disegna molto bene e i risultati della sua pratica quotidiana sono così incoraggianti da influire in maniera determinante sulle sue scelte di vita.
Intraprende studi artistici, prima all’ISA (Istituto Statale d’Arte), poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Nel 1979 vince il Premio Lubiam (Mantova), assegnato al miglior studente delle Accademie di Belle Arti italiane.
Ma le cose non scorrono lisce da subito e, appena terminate le scuole medie, in un momento di sbandamento interrompe gli studi. Il padre, senza scomporsi, lo mette a bottega da un decoratore di vetro. Quest’esperienza lo convince ben presto a rimettersi in gioco, trasferendosi a Firenze e a riprendere gli studi, che continuano discontinui a causa della sua natura ribelle e irrequieta, che lo porta a viaggiare e a cimentarsi con altre attività.
Per quasi due anni vive e lavora a Sydney. Poi si sposta a New York e nei Caraibi, vivendo della sua arte.
In questi anni prosegue l’attività espositiva con le personali a Sidney (1989, Brown Street Gallery) e Chicago (1996 e 1997, Thomas Monahan Fine Arts).
Nei primi anni si dedica principalmente al suo lavoro: dipinge sempre e ovunque, tanto e incessantemente, cimentandosi su tematiche differenti e utilizzando diverse tecniche, dai ritratti a olio agli acquerelli astratti, di grandi dimensioni. In questo periodo di intensa attività artistica inframezzata da lunghi periodi di vagabondaggio all’estero, trascura l’aspetto promozionale e non ha un grande successo commerciale.
Tornato a Firenze nel 1982 inizia a insegnare all’ISA di Porta Romana, intercalando la sua attività di docenza con periodi di “aspettativa” dal lavoro che gli consentono di continuare a viaggiare e dipingere. Trova in quegli anni il suo studio nel Giardino Torrigiani, collocato strategicamente fra casa e lavoro.
Da circa quindici anni, la tecnica pittorica di Giannoni è diventa più materica, caratterizzata da una densa stesura di olio sulla tela di medie e grandi dimensioni e i soggetti che si prestano alla sua attenzione sono terreni quasi vergini, le forme sono elaborate e raffinate fino quasi all’astrazione, ai limiti estremi del figurativo.
I suoi soggetti preferiti sono le biblioteche, gli interni di borsa, le librerie.
Espone a Firenze presso la galleria La Corte Arte Contemporanea alla Libreria Seeber (2000), i cui interni sono raffigurati in numerose sue tele. Vedi: Mostra online di Massimo Giannoni
Si susseguono anni di grande attività produttiva e di successo.
Massimo Giannoni collabora con alcune gallerie, come la Galleria Rubin di Milano. Poi, nel 2008, con la mostra Mondi simultanei a cura di Lorenzo Canova, inizia la collaborazione con la Galleria Russo e sono numerosissime le mostre a cui espone, sia personali che collettive. Nel 2011 è fra gli artisti selezionati dalla Fondazione Roma ad esporre alla 54 Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, Padiglione Italia, 10 artisti selezionati dalla Fondazione Roma (Roma, Palazzo Venezia). Nel giugno 2013 espone al Palazzo Giureconsulti di Milano, con la personale dal titolo MASSIMO GIANNONI Durata dell’immagine, a cura di Flaminio Gualdoni. La mostra di Milano segue in ordine di tempo le altre importanti esposizioni di Massimo Giannoni in spazi pubblici: Mantova, Palazzo della Ragione – Roma, Palazzo delle Esposizioni – Firenze, Biblioteca degli Uffizi. Nel 2015, la mostra più recente è stata tenuta a Istanbul, The Wisdom of Silence, a cura di Marcus Graf.
Qualche progetto per il futuro?
“Per il prossimo dicembre prevedo una personale a Firenze in cui esporrò le mie ultime opere. Vi farò sapere dove e quando.”
Quale consiglio daresti ai giovani che aspirano a diventare artisti professionali?
“Consiglio loro di non scoraggiarsi mai, di tener sempre conto del proprio talento, di iscriversi ad una scuola d’arte e di intraprendere questo percorso con determinazione e senza alcuna esitazione. Le scuole d’arte offrono comunque un doppio sbocco: proseguire gli studi presso la Facoltà di Architettura oppure iscriversi all’Accademia di Belle Arti, con l’obiettivo della docenza, del lavoro artigianale o dell’attività artistica professionale a tempo pieno. In numerosi settori produttivi c’è molto bisogno di artisti e di bravi artigiani: scultori, pittori, grafici, fotografi, creatori di installazioni un po’ in ogni contesto, compreso nel mondo del cinema..”
Massimo Giannoni vive e lavora a Firenze, ed è attualmente rappresentato dalla Galleria Russo di Roma.
Contatti
Studio
Via de’ Serragli, 148
50124 Firenze
massimogiannoni12@gmail.com
http://massimogiannoni.net/