
Firenze – L’azienda, con il suo design essenziale, accogliente e luminosa trasmette energia positiva divenendo non soltanto luogo di lavoro ma anche di ispirazione.
La sede Patrizia Pepe è anche un luogo d’arte, dove talenti famosi ed emergenti si alternano esponendo i loro lavori al pubblico, con eventi dedicati. Una selezione di opere d’arte e installazioni diventano poi patrimonio dell’azienda a completarne l’arredamento, rendendolo unico.
Colori sofisticati, stampe irriverenti, linee flessuose. Uno stile capace di trasmettere emozioni, dove forme essenziali e particolari inaspettati fanno sì che ogni dettaglio sia un inno alla unicità. Ed unica e speciale è la mostra d’arte che domani 7 aprile apre le porte al giovane e famoso artista Paolo Chiasera, bolognese di origine, berlinese di adozione.
Nell’Atrio avvolgente della sede fiorentina arriva Autunno. Una istallazione che sintetizza lo sviluppo della recente ricerca di Chiasera: esplorare la possibilità di utilizzo della pittura per ricostruire genealogie culturali, rapporti tra arte e storia, tra l’opera e il suo manifestarsi al cospetto del pubblico. Questa serie di progetti viene sintetizzata in un formato sperimentale di “mostra di mostre” variamente declinato: la pittura diventa un alfabeto primario con cui l’artista si relaziona come medium, traduttore, o curatore. In Autunno Chiasera coniuga il luogo privato delle sue predilezioni per scienziati, scrittori e filosofi occidentali e la natura. Da questo diario affiorano i fantasmi autunnali di alcune delle personalità che hanno influito sulla sua formazione. Sulle pareti dello spazio di Patrizia Pepe appariranno i ritratti realizzati con una tecnica mista tra monotipo e affresco, da Eraclito a Sigmund Freud. Un allestimento fasciante ed unificato da una tela dipinta a bosco autunnale che esprime la interrelazione stretta tra natura e cultura, tre le arti e il pensiero, punto di partenza per l’edificazione e la comprensione della civiltà contemporanea.
Paolo Chiasera propone per gli spazi della maison Patrizia Pepe un progetto che mette in discussione i ruoli tradizionali dell’artista e del curatore e indaga nuovi orizzonti per il medium della pittura.
Accompagna la mostra un testo critico di Pietro Gaglianò.
AUTUNNO PAOLO CHIASERA a cura di Rosanna Tempestini Frizzi | La Corte Arte Contemporanea Firenze Dal 7 aprile al 30 giugno 2017 V