
La libreria Martelli di via Cavour, a Firenze, è stata chiusa fino a data da definire. Dopo la sparizione delle storiche librerie Seeber di via Tornabuoni e Le Monnier di via San Gallo, la libreria Martelli (nata dalle ceneri della storica libreria Marzocco), sarebbe la terza vittima illustre del mondo librario fiorentino. Il Comune di Firenze sta comunque tentando di scongiurare la chiusura definitiva della libreria. Il vicesindaco, Dario Nardella, analizzando il regolamento edilizio del Comune, avrebbe individuato un cavillo burocratico per il quale si impone al Comune la salvaguardia delle attività commerciali-culturali ospitate in immobili storici della città. Sulla base delle vigenti norme, cioè, lo spazio attualmente occupato dalla libreria potrebbe essere destinato soltanto per il 30% da un’attività non culturale, mentre per il restante 70% l’edificio di via Cavour dovrebbe essere destinato ad attività culturali. Con la chiusura della libreria Martelli rimarrebbero senza impiego 18 lavoratori, senza contare che per la cultura fiorentina la chiusura di un’altra libreria sarebbe davvero un duro colpo. Il vicesindaco del capoluogo toscano ha chiesto un aiuto alla Regione, anche per evitare che lo stesso destino possa toccare ad un’altra illustre libreria di Firenze, la Edison di piazza della Repubblica. L’assessore regionale alla Cultura e al Commercio, Cristina Scaletti, ha accolto l’appello di Nardella, dicendosi anch’essa preoccupata per la situazione della Martelli. Ha ricordato, tuttavia, che Palazzo Vecchio ha in mano tutti gli strumenti necessari ad arginare la chiusura della libreria, anche senza un intervento straordinario della Regione.