Pubblichiamo un intervento del consigliere regionale Mauro Romanelli (Sel) che rileva le difficoltà che di nuovo si abbattono sui lavoratori del Maggio Fiorentino.
“Anche nel periodo del Natale per i lavoratori del Maggio Musicale fiorentino non c’è pace e alcuni di loro ora rischiano il licenziamento collettivo e/o le dimissioni incentivate: un’operazione che prevede dodici licenziati in attesa di pensione e quaranta messi in mobilità. Non posso che esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori al contempo la critica a una Dirigenza che scarica sulle loro spalle e su quelle delle loro famiglie anni di gestioni assolutamente inadeguate per non dire di peggio” – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
“Dopo tante rinnovate promesse è così dunque che si pensa di realizzare il piano di risanamento, piano tra l’altro non ancora pervenuto alle organizzazioni sindacali?. Non sarebbe invece più equo evitare assunzioni o incarichi negli ambiti dove sono state dichiarate eccedenze, limitare i costi della dirigenza e porre finalmente in campo una riorganizzazione seria?”.
“Chiedo che, prima dell’apertura di qualsiasi procedura da parte della Fondazione, procedura tra l’altro molto criticabile nei metodi e la cui legittimità viene contestata dalle oo. ss., tutta la politica accolga il richiamo dei rappresentanti dei lavoratori e si organizzi un tavolo tra Regione, Comune e Ales s.p.a. (la società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per chiarire il destino dei lavoratori, con attenzione puntuale alle condizioni normative ed economiche e alle destinazioni professionali degli interessati”.
“Non è più tempo delle decisioni unilaterali: si evitino nuovi accanimenti sui dipendenti e non si metta a rischio il processo di risanamento esponendo il Maggio anche a possibili ricorsi e impugnazioni”, termina Romanelli.