Firenze – Un folto gruppo di persone, con tanto di striscione lunghissimo, azzurro, in cui in bianco campeggiava la scritta oxi no troika, bandiere greche, tanti passanti, anche turisti, anche qualche tedesco, coinvolti. Il presidio organizzato dalla sinistra fiorentina si è svolto all’imbocco di via dei Tintori, sulle scalinate della biblioteca Nazionale. Nel volantino distribuito, si legge “non è la Gerecia di Tsipras, ma la Germania di Shauble e Merkel incompatibile con l’Europa. Insomma l’assunzione di austerità e rigore come principi costituzionali deve fare ancora molta strada, almeno per quanto riguarda i paesi dell’Europa del sud. “Sono stata in Grecia in questi giorni – dice una signora che regge la bandiera celeste e bianca – e ho trovato un grande clima di attesa. Una sorta di bonaccia”.

Il vero problema, spiegano alcuni ragazzi, è come intendiamo l’Europa: un grande carcere inchiodato alle necessità della Germania garante dell’euro, o un confronto libero e solidale di popoli? “La risposta – dice uno di loro – è nella coscienza di ognuno di noi”. “Anche perché – conclude l’amico – le scelte economiche fatte finora giovano solo alla Germania, non ai nostri paesi, quelli mediterranei. Allora, delle due l’una: o l’Europa è un pallido riflesso della Germania attorno a cui è costruita, oppure si allarga davvero a tutti gli altri paesi, il che comporta ad esempio, fine dell’austerità e scelte coraggiose di sviluppo. Vorrà farlo la Germania, ci si chiede. Invece la domanda dovrebbe essere: vorrà farlo l’Europa? Ma non è così. Purtroppo”.