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Pensioni: troppe incertezze, dove si fermeranno le forbici di Di Maio? Opinion leader

Firenze – Ho letto con interesse l’articolo di Pietro Ichino (v. StampToscana : Tagli alle pensioni quattro domande al ministro Di Maio) sulle pensioni che condivido appieno anche sulla parte che riguarda le pensioni minime e sui danni che si provocano a proclamare sempre nuovi sconquassi.

Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni :

Sono pregiudizialmente contrario alle leggi retroattive e, nella fattispecie, disapprovo tagli e ricalcoli delle pensioni. Ma nel caso delle pensioni d’oro che il ministro Di Maio e l’accordo di governo individuavano in 5mila euro netti consideravo che un moderato taglio non avrebbe avuto grosse ripercussioni.

Ma una dichiarazione di Di Maio del 23/6 annunciava ( con giubilo ) di voler ricalcolare (tagliare) le pensioni de 4-5 mila euro e in tale dichiarazione non ho trovato più l’aggettivo “netti”. Quini devo presumere che si tratti di lordi.  Attendo una precisazione in merito dal ministro Di Maio, ma al momento non c’è.

Ebbene, 4mila euro lordi sono circa 2.700 netti. Certo sono ancora una un bell’assegno pensionistico ma non sono quelli che consentono le vacanze da “nababbi” di cui parla Di Maio.  Inoltre, a questo punto temo proprio che le forbici dei tagli non si fermino qui. E spiego perché:

a)  se in poco tempo si è scesi da 5mila a 2700 (salvo precisazione che i 4mila siano netti) vuol dire che le dichiarazioni sono suscettibili di ulteriori “aggiustamenti “

b) Si continua a dire di voler realizzare un miliardo di risparmi ma altre fonti parlano di un risparmio max di circa 300 mila euro. Quindi è presumibile che si cerchi di ampliare la platea

c)  Il Presidente dell’ INPS per anni ha chiesto il ricalcolo (taglio) delle pensioni da 3mila euro lordi (2200 netti) . E’ sempre stato stoppato dal Ministro Poletti e dal Governo ma adesso il Governo è cambiato….

d) La pressione per il reddito di cittadinanza  è forte…le risorse sono poche e in genere le cifre del fabbisogno sono sottostimate

Si dice che con i soldi delle pensioni alte (ma poiché non si tiene conto del reddito familiare, dove c’è una sola pensione in famiglia,  non si fanno grandi lussi) si alzeranno quelle più basse. Allora mi domando:

Sarà alzata anche la pensione di quel tale che mi disse:   “ .. ho versato pochi contributi e ha comprato un appartamento che ho affittato”   e quella   della signora che osservò “ ho una pensioncina di 350 euro… d’altronde mio marito guadagna molto bene e quando mi sposai lasciai il lavoro” . E ne beneficeranno anche coloro che per l’Inps sono pensionati a basso reddito, ma si sono fatti pingui pensioni private?

Penso proprio di sì. Perché altrimenti si sentirebbero le grida in piazza di chi resta deluso. A quel tale che mi disse di aver versato pochi contributi e di aver investito in appartamenti perché non si fidava del sistema pensionistico io risposi : “ a me basta che poi lei non vada in piazza a gridare “io ho la minima!” . Certamente c’è andato.

Adesso una domanda finale: nessuno si è mai chiesto perché un numero così grande di pensioni  estremamente basse ? Ho visto che anche lavorando a part-time e accumulando una ventina d’anni di contributi si è abbastanza al di sopra della minima…

Spero che il moderno Robin Hood ci rifletta. Perché il sistema sociale è complesso e non sempre i ricchi sono davvero ricchi (ad esempio una famiglia con una pensione da 2700 euro è davvero più ricca di una con due pensioni da 2000 euro ciascuna?) e non sempre i poveri sono davvero poveri … e non basta nemmeno l’Isee a rivelarlo ( il tenore di vita magari sì ma sappiamo che non fa testo ).

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