
Firenze – Amministrazione fiorentina anti-alcol, il risultato è un piano in 10 mosse concordato con i gestori degli esercizi commerciali e le categorie economiche.L’incontro è avvenuto venerdì scorso in Palazzo Vecchio: presenti il sindaco e i gestori delle principali discoteche fiorentine oltre ai rappresentanti delle categorie economiche.
“Dieci punti che partono da un principio – ha spiegato il sindaco Nardella – non è vietato bere, ciò che non è accettabile è bere senza essere consapevoli e responsabili”. Un principio che vede la sua attuazione non solo in un percorso di educazione sull’alcol da intraprendersi nelle scuole, ma anche in una proposta concreta: ripristinare la licenza per la vendita di alcolici. “Oggi siamo all’assurdo per cui è necessaria la licenza per vendere un pacchetto di sigarette – ha spiegato Nardella – ma non ci sono filtri rilevanti per chi vende superalcolici. Anche questo è un elemento di convivenza civile”.
Per quanto riguarda gli strategici dieci punti su cui si basa il piano, ecco la mappa:
1. campagna di educazione tra i ragazzi delle scuole superiori con presenza di sindaco, esperti e testimonial;
2. progetto, con le categorie economiche e l’assessorato alle politiche giovanili, per la presenza di operatori con competenze sociosanitarie all’interno dei locali a supporto dei ragazzi per informazioni, consulenze e assistenza;
3. defibrillatore obbligatorio nei locali e, nell’ambito del progetto precedente, richiesta di supporto alla Asl per formare gli steward fornendo loro certificazione Blsd;
4. impegno da parte delle discoteche a limitare l’ingresso ai soli over 16 e al rispetto delle norme sulla somministrazione delle bevande alcoliche ai minori di 18 anni;
5. impegno da parte dei gestori dei locali a organizzare eventi alcol free per i minorenni in fasce orarie separate, con funzioni anche di informazione sul divertimento in condizioni di sicurezza.
6. impegno all’utilizzo degli etilometri da parte degli addetti al controllo all’ingresso. I gestori si impegnano a una rigorosa selezione con controlli e verifica dello stato in cui la persona si trova all’arrivo nel locale. Chi è in stato di ebbrezza non entra;
7. promozione presso il parlamento e il governo del reinserimento della licenza per la vendita di alcolici;
8. a settembre proposta di delibera del Consiglio comunale sulla disciplina della vendita di alcolici che riproponga i contenuti della precedente ordinanza del sindaco annullata dal Tar ma con maggiori restrizioni e la previsione di anticipare alle 21 (anziché alle 22) il divieto di vendita di alcolici da asporto, in modo da allineare l’orario a quello di chiusura dei supermercati;
9. richiesta al prefetto dell’introduzione del divieto, dopo le 21, di consumo in contenitori di vetro all’aperto fuori dagli spazi adibiti;
10. richiesta al Consiglio metropolitano dell’estensione del pacchetto di misure a tutta la città metropolitana, con conseguente adozione nei 42 comuni.
Fra gli operatori presenti all’incontro a Palazzo Vecchio, erano presenti Alessandro Coragli (Tenax), Luciano Belli (Yab), Carlo Caldini (Space e Confcommercio), Antonio D’Onofrio (Otel), Alessio Giannelli (Disco Antella), Alessandro Bellucci (Viper) Riccardo Tarantoli (Red Garter), Sandro Tarchiani (Nextech), Claudio Bianchi (Confesercenti), Aldo Cursano (Fipe Toscana). Il Comune si farà carico di predisporre un documento per la condivisione da parte anche degli altri gestori.