
Firenze – Prende il via domani l’ottava edizione di Piazza delle Lingue che quest’anno viene dedicata al tema “L’italiano elettronico. Vocabolari, corpora, archivi testuali e sonori”. Per l’Accademia della Crusca, l’antica istituzione fiorentina fondata nel 1583 che ha sede nella Villa medicea di Castello, questa manifestazione, che è aperta al pubblico con ingresso libero, rappresenta il momento più significativo in cui la riflessione linguistica avanzata si incontra con l’informazione e l’offerta agli utenti di servizi nuovi e gratuiti.
Quest’anno il segnale che vuole dare l’Accademia delle Crusca è un ritorno alla sua vocazione lessicografica, vale a dire l’arte e la tecnica della raccolta e della definizione dei vocaboli appartenenti al lessico di una lingua. Ma la lessicografia moderna è ben diversa da quella artigianale del passato: necessita, appunto, di “corpora” di riferimento, cioè di gigantesche basi di dati elettronici. La Piazza delle Lingue 2014 prende lo spunto da un Progetto di ricerca universitario di interesse nazionale (PRIN) intitolato Corpus di riferimento per un Nuovo Vocabolario dell’Italiano moderno e contemporaneo. Fonti documentarie, retrodatazioni, innovazione, coordinato da Claudio Marazzini, ordinario di Storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale e Presidente dell’Accademia della Crusca dal maggio di quest’anno.
Il progetto ha come obiettivo la fondazione di una lessicografia italiana di nuovo impianto che, diversamente dalla tradizione, si dovrà basare su spogli di corpora bilanciati, con larga presenza di lingua non letteraria. Al progetto di ricerca, sostenuto anche dall’Accademia della Crusca, partecipano otto unità di ricerca: le Università del Piemonte Orientale, Genova, Milano Statale, Firenze, Tuscia, Napoli l’Orientale, Catania e l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG-CNR) di Firenze. Il progetto, avviato nel marzo 2014, si concluderà nel febbraio 2017. Su questa base, potrà essere costruito il futuro Vocabolario dell’italiano post-unitario.
Il programma di ricerca prevede la creazione di vari corpora lessicali per la lingua delle arti dall’Ottocento a oggi, l’italiano scientifico dall’Unità a oggi.Quest’impostazione scientifica vuol ribadire con forza il ruolo dell’italiano moderno in Europa, non solo lingua di cultura dotata di un nobile passato e di una grande tradizione, ma idioma di larga diffusione , sono oltre 70 milioni i parlanti madrelingua nel mondo, quinta lingua in assoluto studiata come lingua seconda, per scopi culturali e lavorativi, pienamente utilizzabile in tutte le sue funzioni comunicative, disponibile in tutti i settori della conoscenza, forte nella scrittura come nell’oralità. La tradizione della lessicografia italiana, la più antica nella storia della lessicografia occidentale, potrà riacquistare una forza d’impatto scientifico che le consentirà di confrontarsi con le più avanzate ricerche internazionali nel settore.
Il convegno si aprirà domani alle 14.30 nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi con le relazioni di Raffaella Tabacco e Laura Mosca, cui seguirà la presentazione dell’edizione elettronica del Dizionario della Lingua Italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini con Daniele Fusi, Claudio Marazzini e Lorenzo Enriques e si chiuderà con la relazione di Raffaele Simone. Venerdì 7 novembre, nella Villa medicea di Castello sede dell’Accademia, il convegno si aprirà con la presentazione del recente volume di Emanuela Cresti e Alessandro Panunzi dedicato alla linguistica dei corpora in Italia e proseguirà con le relazioni di Ludovica Maconi, Lino Leonardi, Tullio De Mauro, Luca Serianni, Marco Bertinetto, Silvia Calamai e Carla Marello e si concluderà con un concerto del Quartetto Crusell ,realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini d Firenze,. Il convegno si concluderà sabato 8 novembre con una tavola rotonda e la presentazione della piattaforma informatica realizzata per il progetto di ricerca.