Pierluigi Onorato, magistrato e politico con lo sguardo sul mondo

Uomo di alta levatura morale e intellettuale è morto nella sua casa a Firenze

Pierluigi Onorato ci ha lasciato nella sua casa in collina, vicina a Firenze. Uomo di alta levatura morale e intellettuale, Onorato, era da lungo residente in Toscana   Nato a La Maddalena, in Sardegna, nel 1938 è stato magistrato e parlamentare (deputato e senatore del Pci e della Sinistra Indipendente. I funerali sono fissati martedì 7 Marzo 2023 alle ore 15.00, alla Badia Fiesolana. Di lui si ricorda la partecipazione alla commissione parlamentare di controllo sui servizi segreti ai tempi di Gladio, e il confronto forte con Francesco Cossiga. Attivo al tribunale di Prato, membro dell’esecutivo dell’Associazione nazionale magistrati e consigliere della Corte di cassazione. È stato deputato, eletto nel 1979 a Firenze e senatore nel 1987.

Severino Saccardi, direttore di Testimonianze, la rivista fondata da padre Ernesto Balducci, e amico di Pierluigi Onorato offre uno spaccato della sua vita come professionista e come uomo.

Severino Saccardi chi era Pierluigi Onorato?

“Pierluigi Onorato, che ho conosciuto dalla fine degli anni ’70, è stato un uomo di grande competenza e cultura in tutti gli ambiti in cui ha operato. Lo è stato come magistrato e come parlamentare. Perché Pierluigi è stato eletto prima alla Camera e poi al Senato nelle liste dell’allora Partito Comunista Italiano e della Sinistra Indipendente.  Anche in questa attività ha sempre rivelato una caratteristica che oggi è molto rara, cioè la capacità di concepire e praticare la politica come dimensione basata sulla competenza, sulla qualità, sulla passione civile e sulla cultura. Vorrei sottolineare il motivo per cui Pierluigi Onorato riceverà l’ultimo saluto alla Badia Fiesolana. È stato un importante «compagno di viaggio» di padre Ernesto Balducci. Insieme a Mario Gozzini, a Lodovico Grassi e a Luciano Martini ha partecipato alla vita di “Testimonianze”, scrivendo più volte sulla rivista. Si è occupato anche di un tema molto delicato sia negli anni ‘80 sia nel nostro tempo: il rapporto fra  politica e terrorismo, con la sua competenza di magistrato e di uomo politico  attento alla cultura della legalità. Su questo fenomeno drammatico ha scritto pagine molto interessanti. Era anche un uomo che sapeva difendere le proprie posizioni con coerenza e fermezza. Sono noti i suoi scontri con Francesco Cossiga sulla «questione Gladio».

Aveva dei saldi principi…

“Era un uomo che aveva a cuore i principi della democrazia. Quando gli sembrava che la democrazia fosse minacciata, non esitava a battersi, a esporsi e a lottare. Pierluigi poi ha partecipato come tanti di noi ( io ne sono stato uno degli animatori) ai grandi convegni di “Testimonianze” degli anni ’80, il cui motto  distintivo era «Se vuoi la pace prepara la pace», e ha dato sempre un suo contributo importante. Ci teneva molto alle sue posizioni ma si proponeva sempre in maniera riflessiva e pacata perché era un uomo del dialogo. Ecco tutte queste qualità oggi mi sembra, soprattutto nel ceto politico, siano una merce rara. Da questo punto di vista Pierluigi è da ricordare anche proprio per ripensarne la lezione”.

Onorato aveva scritto anche dei libri

“Pierluigi era saggista e scrittore. Di lui mi piacerebbe ricordare ( perché sarebbe utile per i giovani di oggi) che  insieme a padre Ernesto Balducci, aveva redatto, firmato e pubblicato un bellissimo volume di educazione civica intitolato «Cittadini del mondo». Ecco, mi piacerebbe ricordare, che così come lo era anche Ernesto Balducci, Pierluigi Onorato idealmente era un cittadino del mondo. Sapeva appunto che le cose del nostro tempo si capiscono solo con uno sguardo ampio, che tenga conto dell’interdipendenza dei fenomeni politici, sociali, economici del mondo.  Quel libro  esattamente di questo parla. Ci sono tutte le nozioni di educazione civica,  con le caratteristiche e le funzioni delle istituzioni, la storia che aveva portato alla formazione della Costituzione della nostra democrazia. Ma poi c’è lo sguardo europeo e soprattutto c’è, come era in Balducci, e come entrambi  hanno sottolineato insieme, questo sguardo planetario al mondo, all’interdipendenza, un mondo che è sempre più unito e allo stesso tempo sempre più diviso. Pierluigi rifletteva molto su questi temi. Purtroppo, negli ultimi anni è stato molto malato e sofferente anche se è stato assistito amorevolmente dalla figlia Ilaria”.

Come lo vorrebbe ricordare?

“Vorrei fare una piccola dedica. In uno degli ultimi nostri volumi della rivista «Testimonianze» abbiamo pubblicato un suo contributo (che è stato raccolto) che ha come titolo «Il mio incontro con Ernesto Balducci». Ecco torna questa esperienza molto forte. È stata una nostra amica che ha raccolto questa sua testimonianza e in cui Onorato parla di quel giovane prete che aveva fondato e dirigeva una rivista e parla del cittadino del mondo e dell’uomo planetario e della soglia della trascendenza.  Sì, la trascendenza! Era un uomo che aveva sicuramente un profilo molto laico, che si interessava alle cose del mondo, della politica, del diritto, delle relazioni sociali, però sicuramente era un uomo di fede. Ecco lo ricordo che seguiva la Messa e le omelie di padre Balducci alla Badia e leggeva le preghiere su un suo bel messale personale. Quindi era un uomo di fede e un uomo della città”.

Vorrebbe aggiungere qualcosa?

“Mi piacerebbe aggiungere che nel tempo la nostra amicizia si è consolidata. Abbiamo avuto anche momenti di scambio e di confidenza. Oltre a ricordare il magistrato, l’uomo politico colto e preparato, il compagno di viaggio di padre Balducci, in questa occasione vorrei rendere omaggio anche a un amico. Un amico e compagno di tante vicende, di tante avventure intellettuali che hanno segnato un tempo che forse hanno ancora qualcosa da insegnare e di cui è bene non perdere la memoria”.

Ha un momento particolare che vorrebbe ricordare?

“Certo. Tra le tante realtà con cui eravamo in contatto c’era Zugliano, nel Friuli, in provincia di Udine, un  Centro di accoglienza dei migranti ma anche un centro di cultura, fondato da don Pierluigi di Piazza, che è stato un grande prete, allievo di Balducci, molto impegnato nel sociale, con ultimi e i poveri. Un uomo fattivo, molto attivo nel fare qualcosa per gli ultimi. Oggi , purtroppo, anche lui non c’è più! Noi siamo andati più volte ai convegni organizzati da Pierluigi di Piazza . In un’occasione, al ritorno ci avevano organizzato un pulmino con gli amici fiorentini e amiatini, che avevano partecipato al Convegno. Un’assortita «congrega».  Mi colpì Onorato! Allora non ci conoscevamo ancora così tanto, e lui che era molto serio, posato e riflessivo. A un certo punto si è messo a cantare e scherzare con noi. Abbiamo creato un clima giocoso. Questo aspetto della sua personalità è una cosa ho scoperto in quel momento e forse lì riaffiorava qualcosa della terra sarda delle origini. I suoi conterranei si sa hanno famo di essere un po’ chiusi e introversi, ma in realtà, quando si lasciano andare, hanno il senso e il ritmo dell’intrattenimento gioioso e della socialità allegra.  Insomma, ho scoperto un altro Pierluigi Onorato. Dotato in una grande preparazione culturale ma anche di un fondo vero di allegria e di umanità”.

In foto Pierluigi Onorato

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