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Pnrr, al via con 3,5 miliardi di euro, Giani: “I controlli alle direzioni regionali” Breaking news, Cronaca

Firenze – I soldi del Pnrr e i progetti, un anno per definirli e aprire i cantieri. E intanto, il presidente della Regione Giani annuncia l’incontro con i sindaci dei comuni capoluogo e coi presidenti di Provincia per il 16 febbraio. Perché una cosa è certa: il Pnrr “pur nella sua complessità, sta assumendo sempre più concretezza. Sono 197 le linee di finanziamento stabilite a livello centrale, e in “Toscana si stanno movimentando, ad oggi, 3,5 miliardi, già assegnati o stimati su progetti tramite decreti ministeriali o atti della Regione”.  Molti altri interventi sono frutto di concertazione e aspettano ancora un atto formale, che traccia la cornice di lavoro ma anche una prima carrellata di interventi.
La premessa sono le sei missioni nelle quali è articolato il Piano: ogni ministro, o comunque organismo di regia nazionale, ha quindi fissato le risorse da destinare con decreti sui quali la Regione e gli altri enti beneficiari stanno lavorando. Sono impegnati comuni, città metropolitana, consorzi di bonifica e gestori delle acque, organismi che raccolgono istanze sociali e anche imprese, con la Regione che svolge un ruolo di coordinamento.

Per adesso, alla Toscana andrebbero 3,5 miliardi di euro, come annuncia il presidente, che tuttavia potrebbero anche triplicare, dal momento che, spiega Giani, “per ora si ragiona su un terzo dei 250 miliardi che arrivano dall’Unione europea”. Controlli alle Direzioni regionali, tempi, ci si affida alla velocizzazione e semplificazione delle procedure, compito affidato allo Stato. Sembra chiaro il richiamo alla polemica per la semplificaizone, eliminando controlli, della legge regionale sull’ambiente che tante polemiche ha scatenato in questi giorni, ma il presidente si limita a dire che, con le limature cui è stata sottoposta la proposta di modifica dopo le eccezioni della commissioni giuridica che aveva ventilato, fra le altre cose, dei profili di incostituzionalità nella proposta targata Pd, ormai non ci sono ostacoli.

L’impianto del Piano mette insieme “pubblico e privato” continua Giani. I settori più favoriti dalla pioggia di soldi europei, saranno la digitalizzazione,  277 milioni per fornire connessioni internet veloci (banda ultralarga, larga e 5G) a cittadini ed imprese a partire dai 124 comuni censiti dalla Regione; le tramvie, a partire dai 222 milioni per la tranvia di Campi Bisenzio e i 150 per quella di Bagno a Ripoli; la sanità, con 450 milioni per case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali, adeguamento sismico e ammodernamento delle infrastrutture ospedaliere, assistenza domiciliare. Poi, 93 milioni per la riqualificazione della edilizia residenziale pubblica; circa 100 per le politiche sul mondo del lavoro. Inoltre, 20 milioni per la riqualificazione di un borgo della Toscana a cui si aggiungono 36 milioni che arriveranno a 20 borghi toscani sotto i 5000 abitanti; 32 milioni per la bonifica dei siti orfani; 23 milioni per ciclovia tirrenica e la ciclovia del sole e circa 99 per il potenziamento ferroviario della Pistoia-Lucca; 55 milioni per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico: gli interventi saranno realizzati dai gestori del servizio idrico integrato; 11,6 milioni per l’attuazione di progetti integrati su energia, acqua, trasporti, rifiuti nelle isole del Giglio e di Capraia; 55 milioni per le comunità energetiche in 119 comuni. Ci sono 77,5 milioni per i progetti di “Cold ironing” (un sistema per favorire le connessioni elettriche in banchina limitando così l’inquinamento andei porti di Livorno, Portoferraio e Piombino (per quest’ultimo sono previsti ulteriori 55 per la realizzazione della SS 398 che collega il porto di Piombino all’imbarco dei traghetti) e il waterfront di Marina di Carrara per 10 milioni.

Inoltre, circa 43 milioni per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica; 84 nell’ambito dell’istruzione professionalizzante per la riforma degli ITS e 102 milioni per la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura della prima infanzia.
Infine il presidente ha ricordato i 162 milioni per 30 progetti di rigenerazione urbana assegnatari nell’ambito del programma “Pinqua” e i 93,5 milioni relativi alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

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