Politecnico delle Arti, Rosa Maria Di Giorgi: “Una grande sfida del futuro””

Firenze – Rosa Maria Di Giorgi, dopo un’intensa esperienza parlamentare,  è stata recentemente nominata Presidente del  Conservatorio Cherubini di Firenze e dell’Isia, l’Istituto superiore per le industrie artistiche. Le due istituzioni potrebbero successivamente confluire nel Politecnico delle arti e del design , come ha sottolineato anche il Presidente Giani nel congratularsi con la neo eletta.

In questa intervista facciamo il punto sui suoi nuovi incarichi e sulle possibilità future.

Quanto  ritiene importante la prospettiva del Politecnico delle arti ?

“Il Politecnico delle Arti è una grande sfida. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha scelto Firenze per una sperimentazione nazionale che prevede una stretta collaborazione fra le istituzioni coinvolte, ossia il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, l’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) e l’Accademia di Belle Arti. 

Sono i soggetti che si occupano di alta formazione nell’ambito delle arti e della creatività. Fanno parte del comparto AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca).

Un settore di grande rilievo in Italia che sta acquisendo una propria identità ulteriore attraverso l’inquadramento dei propri docenti nell’ambito universitario, come è giusto che sia, visto che i nostri giovani si iscrivono nelle istituzioni AFAM dopo aver conseguito il diploma della scuola secondaria. 

Per me è un onore essere stata scelta per il ruolo di Presidente del Conservatorio e dell’ISIA alla fine del mandato del Presidente Pasquale Maiorano per il Conservatorio e del dott. Vincenzo Bonelli per ISIA.

Come si attiverà per questa prospettiva ?

“Collaborerò con il Presidente Carlo Sisi dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze per far nascere il Politecnico delle Arti. Un nuovo “luogo” di formazione che dovrà prevedere corsi comuni, organismi amministrativi condivisi, relazioni sempre piu strette con le altre istituzioni cittadine dell’alta formazione, a partire dall’Università e dalle altre scuole pubbliche e private che si occupano di formazione e valorizzazione delle arti. Svilupperemo l’ambito delle applicazioni dell’alta tecnologia e dell’innovazione sul patrimonio artistico e nella creatività, a partire dal design artistico, cui ISIA si dedica in modo eccellente dall’anno della sua fondazione, nel 1975.

Il progetto didattico e culturale prevede un’attenzione particolare al mondo della produzione artistica, dello spettacolo e della comunicazione, con il raccordo con teatri e altri soggetti che si occupano appunto di produzioni artistiche, in modo da creare un tessuto di relazioni più consolidate, fissate in convenzioni e accordi, che daranno nuove opportunità ai giovani che vorranno iscriversi nelle nostre istituzioni.

Lei porta  nei suoi nuovi  incarichi  la sua  esperienza  parlamentare ..

“Negli anni in cui sono stata in Parlamento ho seguito con attenzione il comparto AFAM all’interno della Commissione Cultura sia nel mio mandato al Senato, sia nel più recente mandato alla Camera. Tante difficoltà per l’applicazione della nuova legge che riguarda la materia, interruzioni dovute alla caducità dei Governi che si sono succeduti. Tuttavia, anche se in modo non così lineare, è cresciuta nella politica la consapevolezza di dover dare un assetto più definito a questo comparto che in Italia riveste un ruolo particolarmente importante. I giovani che scelgono la strada dell’arte e della creatività, così necessarie anche per lo sviluppo del made in Italy, penso alla moda, al design artistico, alle nuove tecnologie da cui non prescinde più l’ambito artistico, hanno il diritto di avere un sistema consolidato, in grado di offrire il meglio per contesto (siamo in Italia) per risorse impiegate nel sistema, e per competenze e intelligenze impiegate”.

E quella di  Amministratore comunale di Firenze

“E’ centrale la collaborazione con il territorio per la condivisione di luoghi ed esperienze, progetti e rassegne, all’interno delle quali potrà crescere il valore di tutti i soggetti coinvolti, con la finalità di proporre ai giovani già l’occasione di confrontarsi con il pubblico e con i soggetti più prestigiosi della cultura fiorentina, in una stretta collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, custode a Firenze del più importante patrimonio culturale del mondo. Il Politecnico sarà un nuovo protagonista del mondo della cultura e della formazione, accanto all’Università di Firenze, nostro partner privilegiato. I giovani che frequentano le nostre Istituzioni e che si iscriveranno si sentiranno parte di un contesto unico al mondo per le sue caratteristiche storiche e anche per la creatività che qui si è sviluppata nei secoli e che viene stimolata e orientata all’interno delle nostre istituzioni da docenti sempre più qualificati ed auspicabilmente sempre più valorizzati da nuove politiche contrattuali che dovranno essere messe a punto nei prossimi mesi”.

Tornando al  Politecnico delle Arti,  potrà svolgere un ruolo, innovativo e incisivo sia a Firenze  che in  campo nazionale ?

“Il Politecnico delle Arti di Firenze cercherà di rispondere a questa domanda di eccellenza valorizzando al massimo le istituzioni che da sempre si muovono su questo solco e che da sempre sono state l’orgoglio di questa città, attraendo giovani da tutta Italia e da oltre sessanta paesi al mondo. Ho detto che è una sfida. Lo è senz’altro. Ci è richiesta passione, determinazione e una grande collaborazione dagli Enti territoriali, a partire dalla Regione, dal Comune e dalla Città Metropolitana che ci aspettiamo vogliano accettare con noi questa nuova sfida che il Governo ci ha chiesto di attivare in questo nostro territorio unico per caratteristiche e storia pregressa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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