
Gestri ha confermato la scelta, determinata, di portare a termine le opere avviate, privilegiando strade, scuole e messa in sicurezza del territorio, mentre Beltrame ha presentato le cifre di un bilancio che punta al contenimento della spesa corrente ( meno 10%), mantiene a circa 14 milioni il livello degli investimenti e privilegia la spesa per i servizi.
Una Provincia che tenta di fare di necessità virtù, riducendo le entrate tributarie e quindi il peso sui cittadini. Dai dati presentati stamani da Beltrame ai rappresentanti di industriali, artigiani, commercianti e sindacati emerge infatti che nel 2011 le entrate fiscali pro capite sono state di 92,94 euro a fronte degli 82,13 previsti nel 2012. Effetto in primo luogo del mancato trasferimento dell’addizionale Enel che la Provincia di Prato ha sempre mantenuto al minimo e che adesso, governata dalle casse statali, peserà sulle imprese – l’allarme è venuto stamani dall’Unione industriale – per cifre assai superiori al passato.
Ampiamente condivisa anche la preoccupazione per gli effetti del patto di stabilità che – nonostante i parametri virtuosi dei conti della Provincia – pone vincoli pesantissimi sul fronte della possibilità di effettuare pagamenti alle imprese che lavorano per l’ente. Nel corso del 2011 la Provincia è riuscita a effettuare pagamenti per oltre 8 milioni e 200 mila euro, mentre circa 2 milioni sono andati ai Comuni. Per il 2012 lo scenario è ancora incerto.