
Fiesole – Dario Argento, il Maestro del Brivido del cinema italiano e mondiale, ha ricevuto ieri sera – 19 luglio – il premio Fiesole ai Maestri del cinema conferito dal Gruppo toscano del Sindacato nazionale critici cinematografici italiani sul palco del Teatro Romano di Fiesole (Firenze) nell’ambito della 68/ma Estate Fiesolana. “Firenze mi ha portato fortuna – ha raccontato Argento – L’Uccello dalle Piume di Cristallo era già stato a Milano e Torino ma andò malissimo. Mio padre riuscì a convincere il produttore a fare altre due uscite, di cui una a Firenze. Insieme venimmo a Firenze già tristi e pronti a vedere una sala mezza vuota ma arrivati al cinema Capitol trovammo la sala gremita. Conservo ancora la chiave della stanza dell’albergo dove dormì a Firenze. La stessa cosa successe anche a Sergio Leone per un suo film, si vede che il pubblico fiorentino è abituato a vedere cose belle.”
Argento ha incontrato il pubblico nell’ambito di una tavola rotonda raccontando numerosi aneddoti e curiosità, annunciando inoltre il suo nuovo progetto: “Sto lavorando a una serie tv dal titolo Suspiria de profundis tratto dal libro Thomas de Quincey, del 1830, a cui mi ispirai per alcune storie del mio film del 1997. E’ una serie tv di 12 puntate ambientata a Londra nel 1840. Puo’ sembrare paradossale ma si è più liberi in TV che nel cinema, ci sono meno censure“. Ha spiegato inoltre il suo rapporto con la televisione spiegando come consideri le serie americane e francesi molto più belle delle fiction nostrane che considera di scarsa qualità. “La televisione permette una libertà maggiore, si possono affrontare tutti i temi difficili anche quelli più duri. Quando arrivai in America per girare Masters of Horror mi trovai tutti i produttori schierati, pensavo che mi avrebbero distrutto, un po’ come succede in Italia che tutti mi avrebbero messo i bastoni tra le ruote e avrei finito per non fare nulla. Invece mi dissero che avevo completa libertà, la totale libertà di fare quello che volevo, come non lo ero mai stato al cinema e in televisione. Io risposi che per loro era un rischio e che avrebbero rischiato di trovarsi un prodotto estremo e forse “troppo” per il loro programma ma loro erano fermi nella decisione di concedermi la stessa libertà concessa a tutti gli altri registi. Alla fine furono tutti molto felici e mi richiamarono per la stagione successiva dove sperimentai ancora di più con l’episodio Pelts.”
Il regista ha infine parlato del suo rapporto con la critica italiana, spesso difficoltoso e della sua felicità nel ricevere questo riconoscimento donato proprio dalla critica, una sorta di riconciliazione dopo anni di conflitti: “E’ un premio a cui tengo – ha spiegato Argento – anche perché la critica italiana non l’ho mai sentita troppo vicina anche se recentemente posso dire di essere quasi in sintonia. Quella straniera invece mi è stata sempre vicina“. Non solo la critica ma anche il pubblico internazionale ha sempre amato il regista che ha scoperto di avere fan anche in estremo oriente: “Durante un viaggio in Corea del Sud scoprii di avere numerosi fan tra i registi di quel paese. Durante una cena infatti molti di loro facevano a gara per raccontarmi le diverse citazioni dei miei film che avevano inserito nei loro film“. In Giappone il regista ebbe un enorme successo con il film Suspiria – sicuramente tra le sue opere più famose nel mondo – che venne distribuito prima di Profondo Rosso che uscì in seguito con il titolo Suspiria Parte II.