
A un punto di svolta la battaglia dei dipendenti Edison per proteggere il vincolo culturale sui locali della libreria. Secondo quanto riportato dal profilo Facebook dei Librai e confermato telefonicamente, il candidato alla leadership del centro-sinistra farà tappa l'11 novembre alle 18.00 in piazza della Repubblica per sostenere in pubblico la loro causa e firmarne la petizione a tutela del vincolo.
Una sorta di “nazionalizzazione” della vicenda, quindi, che porterà inaspettatamente la libreria al centro della campagna per le primarie anche se, forse, solo per un giorno. Altro, invece, si può dare per assodato. La visita del leader di Sel, infatti, finirà per diventare uno strumento di pressione sul sindaco Renzi, che nella notte del Mandela Forum ha promesso ai lavoratori un incontro non ancora confermato. «L'intento principale di ciò che facciamo – ha spiegato Simone Vertucci dell'Rsa Edison – è quello di portare Feltrinelli a prendere una posizione chiara sul futuro dell'immobile». Ma nello specifico, la firma da parte di Vendola della petizione porta con sé un forte carico simbolico nei confronti di Renzi, rivale nella scalata alla leadership della coalizione Pd-Sel-Psi. «Vediamo se questo lo farà smuovere» ha ribadito Vertucci. A conferma dell'interesse extra-cittadino che la vicenda sta suscitando, è atteso anche il segretario della Fiom Maurizio Landini per il 9 novembre, mentre la petizione è stata firmata pure da Susanna Camusso e Dario Vergassola.
Nel frattempo, la paventata chiusura anticipata al 10 novembre sembra allontanarsi in via ufficiosa e i dipendenti si sono fatti vedere all'autogestione della scuola Balducci di Pontassieve per raccontare la loro esperienza. Il giorno dei Morti la libreria è chiusa per la prima volta in dodici anni in una data festiva. Ma venerdì arriva Federico Fiumani – cantante dei Diaframma e apprezzato scrittore – che ha promesso una performance “alternativa” fra scaffali e pamphlet. Un letto a due piazze, un pigiama e una chitarra per offrire il suo sostegno alla causa. Non sarà un candidato alla presidenza del Consiglio né un forte sindacalista ma, anche la sua presenza, vuol dire pur qualcosa. I grossi nomi, peraltro, non sembrano tardare a venire.
(foto: http://www.abcrisparmio.it)