
Firenze – Il cantiere a macchia di leopardo ha finito i lavori, tranne qualche rifinitura. Riparte a pieno ritmo l’attività del pronto soccorso di Torregalli, attività che, grazie alla particolare modalità con cui è stato aperto, ha consentito lo svolgersi del servizio senza nessuna interruzione. Partito il 4 maggio scorso, il cantiere si è chiuso rispettando il cronoprogramma previsto.
Sono occorsi dunque circa 100 giorni, escludendo le festività, per rimettere a nuovo oltre 20 vani su una superficie di 890 metri quadrati. Un lavoro di risistemazione che consentirà di portare la struttura fino al 2017, quando è prevista la realizzazione del nuovo padiglione del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, per il quale è già partito l’iter amministrativo con l’approvazione del documento preliminare alla progettazione. Nel frattempo, quasi 13.500 pazienti hanno ricevuto le cure di cui necessitavano.
I lavori di ordinaria manutenzione hanno riguardato la sala d’attesa, il triage, l’area di sosta dei pazienti e gli spazi ad essa limitrofi. Le stanze per le visite sono state chiuse una per volta, spostando i pazienti nelle altre in modo da non intralciare l’attività sanitaria, ed è stato eseguito un lavoro straordinario nella shock room dove appunto nei prossimi giorni verrà riposizionata la scialitica. Particolarmente delicata la ristrutturazione del corridoio centrale intorno al quale avvengono i trattamenti medici. È stato messo mano alla pavimentazione, al trattamento igienico sanitario delle pareti, alla controsoffittatura rimuovendo le doghe e sistemando le piastrelle con le luci inserite, agli arredi, all’adeguamento degli impianti alle norme, alla verifica e alla pulizia del sistema di condizionamento.
Del resto, il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio è uno di quelli che assorbe la più grossa fetta di utenza in emergenza fra i 5 ospedali della Asl di Firenze: circa il 29%, seguito da Ponte a Niccheri al 25, S. Maria Nuova al 23, Borgo S. Lorenzo al 13 e Figline al 10%. Lo dicono anche i dati dell’afflusso avvenuto in questi mesi di lavori: nonostante infatti la centrale operativa del 118 in questo periodo abbia dirottato, quando possibile, le emrgenze verso i pronto soccorso di Santa Maria Nuova, Ponte a Niccheri e Careggi, il dipartimento dell’emergenza di Torregalli ha accolto, dal 4 maggio a ieri, 13.466 pazienti, a fronte dei 13.875 giunti nello stesso periodo dell’anno precedente, il 3% appena in meno, con un tasso di ricovero peraltro pressoché identica a quella del 2014 e un alto numero di dimissioni verso il domicilio. E’ ciò che ricorda il direttore del Dea di Torregalli Gianfranco Giannasi, mentre il commissario dell’azienda sanitaria delle Asl dell’Area vasta centro , Paolo Morello Marchese, sottolinea che i lavori effettuati e che saranno effettuati nel futuro, già in programma, su altre strutture, “sono la garanzia dell’impegno a dare la prima risposta alla salute dei fiorentini quella che appunto trova accoglienza nella medicina d’urgenza».
Molto positivi sono anche i dati relativi ai tempi di attesa prima della visita: il 28% ha aspettato non più di 5 minuti, in media 2,7 e una percentuale equivalente una media di 8 minuti. Intorno al 10% quanti hanno atteso fra i 15 e i 30 minuti o fra i 30 e i 60 minuti.