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Rimpastino di giunta, fuori Concia, dentro Fratini Breaking news, Politica

Firenze – Che il rimpasto, anzi, il rimpastino, fosse nell’aria, si sapeva da tempo. Che a dover uscire fosse Anna Paola Concia, ex parlamentare con deleghe al turismo,  relazioni internazionali, congressi e fiere, era anche questo ormai dato incamerato. Che il cambio avvenisse oggi, forse, era l’unica nota veramente nuova dell’affaire. Anche se qualcuno dice di averlo saputo ormai da giorni. Anche se la nomina dell’assessore Massimo Fratini, che avrà deleghe diverse dall’uscente Concia, potrebbe essere stata congelata, malignano dalle opposizioni, solo per dar tempo al Pd di ricomporre le sue divisioni interne. divisioni che alla fine si sarebbero ricomposte sul suo nome, annunciato sin da maggio.

Massimo Fratini, consigliere comunale in quota Pd e presidente della commissione bilancio, proviene dalla Margherita ed è molto legato alla zona in cui vive, San Jacopino. Ha rapporti molto forti con la curia fiorentina e insegna catechismo presso la parrocchia di San Jacopino. E’ l’anima di incontri molto seguiti che si tengono alla Casina Rossa, in quel di Soffiano, dove porta al confronto società civile, rappresentanti del mondo politico fiorentino, spesso su temi sociali. Inizialmente avversario di Renzi, poi ne diventò sostenitore. Ora in molti lo danno vicino all’area Franceschini.

Fra le nuove deleghe, che sono al  decentramento e città metropolitana, biblioteche, beni comuni, promozione cultura civica, associazionismo, volontariato, chi lo conosce scommette che quella ai beni comuni è di sicuro quella che desiderava di più. La storia della sua nomina in veste di assessore proviene da lontano, da quando l’ex presidente del consiglio comunale Caterina Biti venne eletta senatrice. In quel caso gli fu preferito, per prendere il posto della neosenatrice alla presidenza del consiglio comunale, Andrea Ceccarelli. Fratini, come dicono gli amici, accusò il colpo. Tuttavia il sindaco rese nota la sua volontà di nominarlo assessore. Il problema a quel punto fu che gli assessorati possibili, dieci, erano già tutti “occupati”. Nell’impossibilità di aggiungerne un altro, Nardella dovette cercare chi poteva uscire senza che sembrasse un atto punitivo. Scelse Anna Paola Concia e oggi, dopo due mesi di congelamento, Massimo Fratini prende posto in giunta. 

 

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