
Prato – Sguardi intensi, corpi tesi nello sforzo sportivo o in cerca di ispirazione, volti che raccontano un mondo, quello di Rinaldo Frank Burattin, artista legato a doppio filo con la città di Prato ma estremamente aperto e intrecciato con la cultura europea e internazionale del ventesimo secolo.
Di Burattin, scomparso nel 1998, si celebra una retrospettiva a palazzo Buonamici, un allestimento promosso dall’associazione Terrena con il patrocinio della Provincia e del Comune di Prato che sarà inaugurato lunedì 7 settembre (ore 18). L’anteprima della mostra è stato presentato questa mattina a palazzo Buonamici dalla curatrice Barbara Cianelli e dal vice presidente dell’associazione Terrena Leonetto Vignali, insieme alla consigliera provinciale Paola Tassi.
“L’antologica dedicata a Burattin si inserisce in un percorso di valorizzazione degli artisti pratesi o che hanno scelto Prato come luogo in cui esprimere la propria arte – ha ricordato Vignali – Un cammino che l’associazione Terrena ha intrapreso partendo con Breddo e Dolci, negli anni passati, e che proseguirà con Saetti e Inverni.”
“E’ importante far conoscere anche alle nuove generazioni che non l’hanno vissuto qual è stato il passato recente della nostra città – ha aggiunto Tassi – Burattin pur non essendo pratese era fortemente legato al nostro territorio e ha contribuito a farlo conoscere.”
Le opere presenti in mostra sono circa 50, tra disegni, grafica, litografie e pastelli, fra queste anche i 16 disegni – fin’ora mai mostrati in pubblico – che a Burattin furono commissionati dall’associazione Etruria in occasione del centesimo anniversario della sua nascita. Proprio a questi stava lavorando il maestro prima di morire e in mostra si potrà ammirare “l’incompiuto” rimasto sul cavalletto alla sua scomparsa.
“Il tratto inconfondibile di Burattin inquadra due temi a lui molto cari: lo sport e la cultura – sottolinea Cianelli – Il percorso espositivo si apre con la città e gli sportivi che l’hanno resa grande e prosegue concettualmente allargandosi alla cultura e al contesto italiano ed europeo.”
Il percorso si completa con alcuni volumi e lettere che testimoniano lo scambio epistolare che l’artista intrecciò con personalità di spicco della cultura europea del Novecento, tra i quali Marc Chagall. Burattin, oltre a esprimere una sensibilità artistica unica contribuendo alla crescita culturale pratese e italiana, nel corso della sua lunga attività ha anche partecipato allo sviluppo del collezionismo pratese, inserendo nell’ambiente locale molti artisti.
ORARI MOSTRA – Palazzo Buonamici, via Ricasoli 17 – Dal 7 al 20 settembre 2015. Ingresso libero. Feriali: 16.30-19.30, festivi 10.30-12.30/16.30-19.30