River to River: a sorseggiare un chai con Selvaggia Velo

Firenze – 1 dicembre 2020 – River to River: a sorseggiare un chai con Selvaggia Velo

River to River è il primo ed unico Festival di cinema indiano in Italia. Ideatrice e direttrice del festival è Selvaggia Velo che, nel 2001, trova a Firenze condizioni e spazi per poter realizzare River to River: da un fiume all’altro, dal Gange all’Arno. Festival grazie al quale, nel corso degli anni, il pubblico ha potuto apprezzare la ricca produzione cinematografica indiana e conoscere nuovi attori e nuovi registi.

Quest’anno, nonostante le restrizioni causate dal Covid, il festival non ha subito una battuta di arresto e si è adeguato egregiamente all’emergenza offrendo un collegamento online. Dal 3 all’8 dicembre si celebra il 20° festival che si svolgerà nella sala virtuale Più Compagnia del cinema La Compagnia di Firenze in collaborazione con Mymovies.it (https://www.mymovies.it/ondemand/river-to-river//). La manifestazione è riconosciuta dalle istituzioni indiane e italiane, tra cui l’Ambasciata dell’India, la Città di Firenze e la Regione Toscana.

Come è nata la passione per cinema e India

E’ una passione nata in maniera un po’ casuale, partita da un’iniziativa del ’98, quando mi sono trovata ad organizzare una mostra di manifesti di film indiani. Nel ’99, durante l’estate fiorentina, ho invitato a Firenze gli illustratori di quei manifesti, ad un live show con Sergio Staino e nello spirito del “proviamo, vediamo... ” mi sono detta “perché no, proviamo a fare anche questo, a portare in Italia anche i film, non solo i manifesti” e mi sono buttata a capofitto nell’esperienza di River to River, che mi ha coinvolta totalmente.

Quindi è dalla mostra di manifesti che si è sviluppato il tuo interesse per l’India ed è nata l’idea di portare il cinema indiano in Italia

Esattamente, così è nata l’idea di un festival dedicato al cinema indiano di qualità. Un’attività che si è rivelata molto più complessa di quanto pensassi all’inizio.

Probabilmente, con River to River hai colmato un vuoto culturale e introdotto un’idea di cinema indiano “non folkloristico”

Hai centrato in pieno il problema, in Italia il cinema indiano è ancora percepito così. Da 20 anni, con il festival, cerchiamo di sostituire il kitsch e il bollywood dozzinale con un’altra cinematografia che non sia solo folklore. Continuando a rendere omaggio ai grandi registi e attori del passato, ci impegniamo a presentare il meglio della cinematografia indiana di oggi, con attenzione alle nuove tecnologie, alla realtà virtuale, alle serie web e a tutto ciò che rappresenta la nuova India. Senza rinnegare e senza pregiudizi nei confronti di Bollywood1, ci mancherebbe altro, se il film è di qualità questo è ciò che conta.

Hai rapporti con l’Ambasciata d’India?

Poiché siamo l’unico festival del cinema indiano in Italia e poiché il nostro scopo è di promuovere il cinema indiano in Italia,  siamo in contatto con l’Ambasciata dell’India in Italia, che patrocina River to River.

C’è qualcosa che ti colpisce in modo particolare nel cinema indiano?

Ciò che mi ha colpito è il riproporsi, anche nei film, di una particolare percezione del tempo così diversa dalla nostra. Un’idea che fa parte del pensiero hindi, che si sintetizza nella parola KAL कल termine che riunisce le parole “ieri” e “domani”, e quindi si può riferire sia ad un avvenimento passato che a qualcosa che avverrà.

Faccio fatica a capirlo. Il presente non c’è?

Sì, c’è, ma anche il presente è diverso. Se dico “ora faccio questa cosa” non vuol dire che è un’azione immediata, l’immediatezza non è una prerogativa indiana. Non lo è. L’immediatezza può essere anche fra tre ore.

Quindi il senso del tempo è molto diverso

Sì, è molto diverso e lo si intuisce anche nei film dove azioni lente o ripetitive sono assolutamente necessarie e indispensabili alla narrazione.

Mi viene da pensare che anche la musica classica indiana è un po’ così.

Sì, si tratta del prolungarsi del momento. Ieri e domani, secondo come lo metti nella frase sono la stessa parola e anche i concerti possono essere infiniti, così come le cene possono essere infinite. Le prime volte che mi trovavo a Mumbay, e ancora non ero abituata a questo loro senso del tempo, ricordo che quando mi invitavano a cena, ad esempio alle otto di sera, scoprivo che la cena si sarebbe svolta non prima delle 23:30, se non oltre mezzanotte, anche se il giorno seguente era lavorativo. Alle 21 arrivava qualche snack seguito, nel corso della serata, da antipasti vari e quando si era ormai convinti di aver consumato una lauta cena, finalmente “ci si metteva a tavola”. Anche la cena si dilungava nel tempo, un tempo molto loro.

Quello che dici lo si intuisce bene nella loro cinematografia che”sbanalizza” molto l’idea di tempo.

Sì, poi però mi viene un nervo per capello quando mi sento dire “si fa ora” e poi passa mezza giornata prima che quella cosa accada, c’è anche l’aspetto negativo dunque, almeno per me che ho altri bisogni.

Due parole sulla rassegna di quest’anno

Quest’anno potremo seguire il Festival da casa: un’esperienza molto diversa dalla sala cinematografica e il grande schermo, ma ciò che conta è che il festival non abbia subito una battuta d’arresto. Sarà interamente online e, con un abbonamento di pochi euro, si potranno vedere tutti i film. Si tratta soprattutto di film nuovi, di qualche film piaciuto al pubblico negli anni passati e di un paio di film che rendono omaggio al grande Irrfan Khan, scomparso nell’aprile di quest’anno. Comunque ci auguriamo di poter tornare in sala presto perché vorremmo incontrare il nostro pubblico dal vivo.

Abbiamo organizzato anche incontri live e gratuiti con i protagonisti, gli ospiti, i registi, in diretta sulla nostra pagina Facebook e sul canale YouTube del Festival. Gli incontri live si chiamano River to River Chai Time e si svolgeranno all’ora del tè: ci siederemo, sorseggeremo il tè, chiacchierando con l’ospite al quale il pubblico potrà rivolgersi in diretta.

Quali saranno gli ospiti che parteciperanno agli incontri live sul “palco virtuale”?

Amitabh Bachchan, Kabir Bedi che ha reso immortale Sandokan, Deepa Metha, Rajat Kapoor, Anurag Kashyap, Tara Gandhi Bhattacharjee, questi sono solo alcuni degli ospiti.

Benissimo mi collegherò anch’io alla diretta e, seduta sul divano di casa, assaggerò con voi una tazza di tè! Grazie Selvaggia, non voglio portarti via altro tempo, so quanto sei impegnata in questi giorni.

I biglietti e il programma del festival sono disponibili a questo link: https://bit.ly/r2rfiffondemand

Contatti
River to River Florence Indian Film Festival
via Maggio 1, 50125 Florence - Italy
+39 055 286929 // info@rivertoriver.it

1il termine è nato dalla fusione di Bombay e Hollywood

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