Il secondo romanzo della scrittrice livornese Monica Peccolo

Pisa – Venerdi 7 Novembre nella “Sala Blu” del “Pisa Book festival” (ore 11.00, Palazzo dei Congressi, Via Matteotti n°1, Pisa), l’autrice livornese Monica Peccolo presenterà il suo nuovo romanzo, Il senso del nostro amore, seguito del fortunato Il senso interno del tempo. Il volume sarà nuovamente presentato al pubblico, stavolta a Livorno, sabato 8 novembre (ore 18.00, Galleria Peccolo, Pizza Della Repubblica n°12, Livorno).

Il senso del nostro amore
Ai fratelli Tyler la vita ha riservato grandi successi ma anche enormi dolori. Nathan, famoso attore di Hollywood dal carattere scontroso, all’apice della carriera ha detto addio a Eva, pediatra dolce e grintosa, unico amore della sua vita. Troppi sbagli, troppi malintesi, due mondi troppo distanti. James, reduce da un incidente stradale, cerca di tornare alla normalità e si trova ad affrontare un’inaspettata speranza: Judy. I due fratelli decidono di ritrovare le loro radici, ma il percorso è complesso e quando tutto sembra perduto, Nathan cade nella disperazione: non ci sono fama o soldi che valgano un vero affetto. Così torna a cercare Eva. Riuscirà a convincerla che il loro amore ha un senso che possono scoprire soltanto insieme? Dopo Il senso interno del tempo ritorna, a grande richiesta, il seguito della storia di Nathan ed Eva. Appassionante, coinvolgente e ricco di colpi di scena, il nuovo romanzo vi farà emozionare con le vicende di tutti i suoi protagonisti.
ISBN: 978-88-6247-124-4
pag. 554
€ 15,00

Il senso interno del tempo
La distanza di due continenti e i dieci anni trascorsi dal loro primo incontro avvenuto in Italia, non hanno scalfito il rapporto fra Nathan ed Eva, i quali tornano a frequentarsi per una serie di strane coincidenze. Hanno vissuto questo tempo immersi nelle rispettive carriere, impegnative quanto opposte, e vi si dedicano entrambi con passione e sacrificio. Può da queste basi nascere un amore improvviso e travolgente? Plastic Land, la terra del cinema, non è il terreno migliore dove far sbocciare sentimenti profondi e duraturi. Lo scientifico raziocinio e la cruda realtà di Eva cozzeranno spesso contro il complicato carattere e il mondo artificiale di Nathan. Può un sentimento così forte superare le realtà umane più difficili? Una storia calata nel nostro tempo: ironica, passionale, sofferta. Due protagonisti che danno vita a un amore profondo e unico.
ISBN: 978-88-6247-092-6
pag. 586
€ 15,00

Monica Peccolo
Nata a Livorno, è cresciuta immersa nell’arte grazie al lavoro dei genitori. Dopo il diploma informatico e forti esperienze di volontariato, ha lavorato come programmatore ed è stata responsabile del centro dati di una multinazionale. Sposata e madre, adesso è una libera professionista. Tra le prime entusiaste socie di Ewwa – European Writing Woman Association – adora leggere, ascoltare musica rock, vedere buoni film e cerca di rubare un po’ del tempo che dedica alla scrittura per l’altra sua grande passione: la danza. Nel 2012 ha pubblicato con Linee Infinite Edizioni il suo romanzo d’esordio: Il senso interno del tempo. Baci di Piombo, racconto breve, è stato inserito nella raccolta pubblicata quest’anno da Ewwa, in edizione digitale, dedicata ai sessanta anni della R.A.I.

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Intervista a Monica Peccolo

Monica, “Il senso del nostro amore” è il tuo secondo romanzo, dopo “Il senso interno del tempo”, uscito due anni fa. Siamo di fronte al sequel del primo libro?
Sì, il primo romanzo terminava con un finale molto aperto. I due protagonisti principali avevano ancora tanto da dire e diverse situazioni in sospeso che valeva la pena raccontare. In questa storia si parla di legami: di coppia, di famiglia, di amicizia. Lotta e speranza animano tutti i personaggi, quelli già conosciuti e quelli nuovi. I titoli sono molto simili. Come mai questa scelta? Proprio per dare un senso di continuità. I due romanzi possono essere letti e sono validi anche come singole storie ma, insieme, danno pienezza alla vicenda e all’evoluzione dei personaggi. Oltre al tempo, concetto importante nel primo libro che ha scandito gli incontri dei protagonisti in vari momenti della loro vita, e tema presente in modo più nascosto anche fra le pagine del secondo, continua la ricerca di Nathan ed Eva per dare un significato, un senso – appunto – al tempo, alla vita, ai sentimenti verso la persona che si ama e verso gli altri.

Come sono cambiati i personaggi del libro? Come si sono evoluti?
Il lungo percorso di crescita dei due protagonisti li ha portati a confrontarsi con delle realtà diverse e distanti dal loro modo di essere. Se, inizialmente, entrambi si sono difesi e sono rimasti sulle loro posizioni, come è umano che sia, il venire a contatto con esperienze profonde, li ha spinti a mettersi in discussione, a staccarsi e a liberarsi dalle proprie dinamiche. In modo inconsapevole, hanno camminato dentro se stessi per andare verso gli altri. Così come capita anche ai personaggi comprimari che li accompagnano lungo le pagine del libro.

E come è cambiata la tua scrittura? Il tuo stile?
Non saprei. Forse si è un po’ “asciugato”, scorre meglio. Non so ancora se ho uno stile personale e riconoscibile. Spero di essere sempre in grado di trasmettere qualcosa di bello e importante a chi ha la pazienza di leggermi.

Facciamo un passo indietro. Quando hai cominciato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere in modo continuo da “grande”, quando ho avuto più tempo da dedicare a questa attività. Dopo i primi racconti brevi pubblicati su dei forum e dei blog di scrittura, ho seguito dei corsi, sia nella mia città che fuori, per comprendere le techiche di narrazione e lavorare sullo stile. Ho sempre amato leggere, fin dall’età di cinque anni, e ho letto e leggo moltissimo, spaziando per tanti generi e autori: sia classici che contemporanei.

Quali sono le tue letture preferite? Quali sono i tuoi modelli?
Negli ultimi anni gli autori che ho amato maggiormente sono: Ian McEwan, Paullina Simons, Robert J. Waller, J. S. Foer, A. Baricco, Mazzantini, Mazzucco, scrittori e stili diversi, ma amo immergermi anche nei classici, nella fantascienza e nel buon romance. Vado anche a filoni. A periodi ho letto molti autori sudamericani, in altri ho riscoperto i maggiori autori russi, poi è stata la volta degli americani. Sono onnivora. Se voglio approfondire un particolare argomento che mi interessa, mi dedico ai saggi. Però non ho un autore modello, cerco d’imparare qualcosa da ognuno.

Qual è la tua fonte d’ispirazione? Di cosa ami scrivere?
In generale, in ciò che scrivo, vorrei riuscire a parlare di cose serie in tono leggero, spingere le persone a riflettere sulla realtà che abbiamo intorno, riuscendo, nello stesso tempo a farli evadere in altri mondi perchè è questo ciò che spesso si chiede alla narrativa d’intrattenimento. Gli spunti per le storie non sono programmati ma arrivano attraverso delle cose che a mia volta leggo, ascolto, vedo al cinema o in televisione, o dei fatti che mi portano a riflettere sul perché di certi comportamenti umani, magari lontani dal mio modo di pensare. Lì scatta la curiosità, la voglia di capire. La musica è una parte importante della mia scrittura perchè mi aiuta a calarmi nell’atmosfera di quello che sto scrivendo. Spesso è citata, diciamo che ho una colonna sonora per ogni storia, lunga o breve che scrivo.

Cosa ti aspetti dai tuoi lettori? E cosa pensi possano aspettare loro da te?
Ho sentito un po’ la pressione e l’aspettativa di chi mi aveva letto con attenzione e ha continuato a seguirmi e a chiedermi di continuare la storia. Non ero soddisfatta della prima stesura del romanzo, perché ciò che avevo scritto mi sembrava scontato. Per fortuna, a un certo punto, ho avuto una spinta, un’idea e, forse, l’incoscienza di gettarmi in una trama non facile, ma che mi ha dato molta soddisfazione. Spero che i lettori e, soprattutto, le lettrici apprezzino il coraggio di andare anche un po’ controcorrente e raccontare un amore che non è solo eros ma anche sentimento e spirito.

Questo è il secondo il romanzo che hai pubblicato con Linee Infinite Edizioni. Come definisci il rapporto tra te e il tuo editore?
Mi è piaciuto dare continuità a questo progetto con la stessa casa editrice, così come ho la completa fiducia e libertà da parte loro su quello che scrivo. L’editoria indipendente, quando crede in un progetto, non pone limiti di temi, lunghezza o mercato agli autori. Questo è uno dei migliori vantaggi per chi scrive e Linee Infinite lo rispecchia in pieno.

Per chiudere la nostra intervista, un’ultima domanda, forse un po’ scomoda: con questo secondo libro la storia di Nathan ed Eva è giunta al suo compimento?
Al momento credo proprio di sì. Ho altri progetti cui voglio dedicarmi e ho cercato di ricompensare i miei due protagonisti con un epilogo pieno d’amore per tutto il cammino che abbiamo fatto insieme.

Linee Infinite Edizioni
La casa editrice Linee infinite nasce dall’iniziativa di un gruppo di amici uniti dalla passione e dall’amore per i libri. Una passione che parla di poesia e di romanzi, ma che affianca l’interesse per i saggi e per l’informazione: in altre parole l’amore per le immagini poetiche e per la libera circolazione delle idee. Condividere una passione significa collaborare affinché un sogno si realizzi. Per questo Linee Infinite è andata oltre il concetto tradizionale di casa editrice, in cui i ruoli sono gerarchici e le scelte sono fatte da pochi iniziati, per creare una nuova forma di processo creativo: la progettualità editoriale partecipativa. Linee infinite si pone come una “famiglia editoriale”, una sorta di associazione di scrittori che, pur rispettando i processi tradizionali del prodotto, mira alla partecipazione corresponsabile di tutti gli attori al processo creativo, gestionale e promozionale del libro. Editori, editor ed autori lavorano insieme per realizzare l’opera che da tempo giace nel cassetto e fornirle quella opportunità che altrimenti sarebbe negata dai tradizionali canali distributivi. Lavorare insieme significa fare emergere il proprio talento, significa collaborare a progetti collettivi, significa aiutarsi reciprocamente affinché il proprio lavoro e quello degli altri autori venga conosciuto e apprezzato. Un lavoro collettivo per un unico risultato: scrivere. Linee Infinite è un progetto che vuole consentire a scrittori esordienti di entrare a far parte a tutti gli effetti del panorama letterario, mettendo in risalto le qualità degli autori e delle opere, senza dimenticare le inevitabili logiche del mercato, ma proponendosi come un’alternativa alla cultura omogeneizzante che segue sovente le sole regole del marketing e della scrittura creativa. Per intenderci: un mercato che segue l’opera e non un’opera che segue il mercato. L’impegno assunto dalla casa editrice rientra quindi in un’ottica di valorizzazione dell’opera pubblicata tramite diverse forme di promozione e divulgazione, con un’attenzione particolare agli autori locali, affiancando quindi al mercato nazionale un forte radicamento al territorio, alla cultura regionale. L’obbiettivo è di permettere alle idee di volare libere, di seguire quelle linee di percorso dell’animo umano che si perdono nell’infinito dei sentimenti e dei pensieri. Le linee infinite appunto. Per ulteriori informazioni:
www.lineeinfinite.net

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