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Sciopero generale, la GKN: “Ne abbiamo da sempre sostenuto la necessità” Breaking news, Cronaca

Firenze – Sciopero generale proclamato per il 16 dicembre prossimo, contro il governo Draghi, da Cgil eUil. si sfila la cisl, convinta che sia necessario non isolare la classe lavoratrice. Ma, come dice Landini, è nella disuguaglianza del nuovo sviluppo, nell’allargarsi della forbice fra ricchi e poveri, nel moltiplicarsi dei working poors il vero punto debole, quello che scardina una narrazione che sembra  prefigurare sorti magnifiche e progressive per l’Italia. Purtroppo, dati Istat alla mano, solo per alcuni. Sulla questione, giunge la voce di coloro che si trovano in questo momento sotto scacco, vale a dire i lavoratori della GKN.

“Fin dall’inizio della nostra lotta abbiamo sostenuto la necessità di uno sciopero generale e generalizzato – dice Dario Salvetti, delegato RSU Gkn – perchè abbiamo sempre pensato che la nostra vertenza fosse inserita in un quadro più ampio che parla di rapporti di forza, di processi ormai decennali fatti di fondi speculativi, delle scelte di Stellantis rispetto all’automotive, ma anche di una ripresa che si basa solo sul precariato, di un Governo che non risponde alle esigenze concrete della società. Lo sciopero emerge come esigenza sociale e per questo abbiamo sempre detto che sarebbe dovuto essere generale e generalizzato e non un appuntamento di routine”.

D’altra parte, da sempre il Collettivo di Fabbrica della GKN lanciava proprio lo sciopero generale. “Lo abbiamo detto fin dal 18 settembre chiarendo che la questione di uno sciopero generale stava nella sua costruzione e non tanto nella sua convocazione, e non perchè siamo preveggenti, ma perché abbiamo provato a leggere le esigenze che crescevano nella società – sottolinea Salvetti –  questa convocazione alla fine è arrivata, anche se in ritardo e con evidenti problemi di preparazione, ma comunque contraddicendo e ribaltando le argomentazioni che fino a qualche minuto fa consideravano lo sciopero generale come un miraggio. Questa esigenza sociale a questo punto scende in piazza il 16 dicembre, ma non si dovrà fermare perché dovrà essere una prima tappa di un processo più lungo e articolato. Noi ci saremo e, anzi, invitiamo tutte le realtà sociali a promuoverlo, a partecipare convergendo tutti assieme su quella data”.
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