
Firenze – Un’ adesione altissima: i lavoratori di Metro hanno scioperato compatti ieri, venerdì 19 aprile, dopo la rottura del tavolo sindacale da parte dell’azienda. I lavoratori, rappresentati dalle sigle UIL e CGIL, hanno manifestato per tutta la giornata davanti al punto vendita dell’Osmannoro, lamentando la strategia aziendale che ha buttato al vento 40 anni di fruttuose relazione sindacali. Uno dei nodi cruciali della trattativa è l’aumento dell’orario lavorativo da 36 a 38 ore, lasciando però inalterato lo stipendio, così come la volontà dell’azienda di “spezzare” i turni, eventualità che le tre sigle sindacali hanno già respinto al mittente. Fatto grave della giornata, come dicono i rappresentanti sindacali, il mancato permesso da parte della direzione del PV di Sesto Fiorentino di ingresso al RLS, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, al fine di poter valutare se esistevano le condizioni minime di sicurezza per lavoratori e clienti.
I numeri dell’adesione allo sciopero diramati dalla Uil sono davvero imponenti: 80% l’adesione generale, il settore galleria (2800 mq) chiuso per adesione totale dei lavoratori allo sciopero (13 su 13); ricevimento merci, chiuso, incrociano le braccia 6 lavoratori su 6; conserve alimentari e dolciumi, 4 su 4; 80 lavoratori in presidio nel parcheggio Metro.