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Servizi pubblici locali, in Toscana sono solidi: nel 2014 crescono fatturato, occupazione, investimenti Economia

Firenze – Crisi economica ancora in atto, ma il settore servizi pubblici locali in Toscana tiene. Non solo: crescono fatturato occupazione e soprattutto, investimenti. I dati riguardano il 2014 e si trovano nell’indagine annuale che Uniocamere Toscana e Confservizi Cispel Toscana realizzano dal 2012 per monitorare il settore. L’indagine ha coinvolto imprese di medie e grandi dimensioni con almeno 50 addetti che operano in tutta la regione. Ed ecco i risultati.

Fatturato in crescita – La crescita registrata nel 2014 è sesnsibile: fatturato in aumento per il 52,0% delle imprese, stabile per il 21,5% ed in calo per il residuo 26,4%. In termini quantitativi ciò ha significato una variazione positiva del fatturato pri a +0,7%. Dato che comunque si pone come il più ridotto degli ultimi anni, in cui i valori hanno oscillato fra la variazione massima del 2011 (+2,7%) ed il +1,9% con cui si è chiuso il 2013. A pesare verso il basso è stato l’andamento delle imprese del gas, che in termini di fatturato nel 2014 hanno perso il 3,5% dopo un ottimo +7,6% acquisito nell’annualità precedente. Motivi vari hanno concorso alla formazione di questo risultato, che testimonia la riduzione generale dei consumi di gas nel 2014, sia per motivi di carattere meteorologico con un inverno mite ma anche di natura economica, per la necessità delle famiglie e delle imprese di ridurre i consumi modulando diversamente il ricorso al riscaldamento, laddove possibile, in una logica di taglio delle spese.

Per quanto riguarda gli altri settori, nel 2014 il comparto RSU (Rifiuti Solidi Urbani) è tornato in positivo (+1,5%) dopo la battuta d’arresto del 2013 (-1,8%), per l’idrico si registra un’espansione poco superiore al punto percentuale, in frenata rispetto agli ottimi risultati con cui aveva chiuso il 2012 (+3,9%) ed il 2013 (+5,2%). Anche la crescita dei TPL (Trasporti Pubblici Locali) è di entità contenuta (+0,9%), il valore annuo è in lieve calo, anche in questo caso, rispetto alla serie di performancepositive articolatesi fra 2011 (-3,5%) e 2013 (+2,0%).

Crescono gli investimenti – Gli investimenti delle imprese toscane dei SPL nel 2014 sono risultati pari a circa 376 milioni di euro, in crescita del 5,0% rispetto al 2013. Il saldo positivo dell’aggregato nel 2014 è il risultato delle performance di due settori già trainanti anche nel 2013: TPL, la cui spesa è cresciuta di un 74,4%, destinato per il 97% al rinnovo del parco mezzi, e imprese del gas (+13,3%), che li hanno investiti soprattutto per il mantenimento della attuale rete di distribuzione (42,3% degli investimenti), in misura ridotta per l’estensione della rete stessa (29,7%) e per apparecchi misuratori (11,9%). I due settori in flessione nel 2014, RSU (-17,4%) ed idrico (-1,4%), hanno di fatto confermato gli andamenti del 2013 ma la riduzione è inferiore a quella degli anni precedenti. (-30,1% RSU, -3,8% idrico nel 2013).

Dinamica occupazionale – Non altrettanto positiva la dinamica occupazionale, che pure segnala una lieve crescita (+0,2%), dopo tre annate consecutive contraddistinte da risultati negativi, in particolare nel 2013 (-1,7%). Il risultato positivo, in aggregato, è determinato esclusivamente dai RSU (+2,1%), in ulteriore accelerazione rispetto ad un trend comunque continuamente in espansione dal 2010. Per il resto, al netto di una dinamica occupazionale stabile del gas, nel 2014 diminuiscono gli addetti nell’idrico (-0,5%) e si confermano gli effetti dei processi di razionalizzazione in corso nei TPL che comportano una ulteriore contrazione dell’1,1% degli occupati dopo le pesanti flessioni degli anni precedenti (-4,1% nel 2011, -2,0% nel 2012, -3,9% nel 2013).

Sulla situazione generale dei servizi pubblici in Toscana interviene Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana. “I servizi pubblici locali si confermano in Toscana un comparto solido e capace di reggere nella fase di crisi, garantendo qualità dei servizi, conti in ordine, grandi investimenti e soprattutto tenuta complessiva dell’occupazione – ricorda – fatta di contratti stabili e qualificati anche prima del Jobs Act. Un settore quindi che può e deve essere chiamato in questi anni di ripresa economica a svolgere un ancora più impegnativo ruolo di motore dello sviluppo economico regionale”.

Si richiama alle difficoltà ancora presenti nella dinamica economica Andrea Sereni, presidente di Unioncamere, per sottolineare che “i dati che emergono dal settore dei servizi pubblici locali, mostrano che il fatturato delle imprese toscane, seppure in maniera contenuta, ha un trend positivo (+0,7%).  Anche gli occupati, dopo tre annate negative, tornano a crescere così come continuano ad aumentare gli investimenti realizzati. Il settore che stiamo oggi analizzando rappresenta senza dubbio uno dei punti focali dell’intero sistema produttivo regionale”. L’auspicio, conclude Sereni, è che “con il riordino della materia dei servizi pubblici locali, che si preannuncia effettivo a livello nazionale entro la fine dell’anno, si possa creare i presupposti perché queste aziende locali siano ancora più produttive, sullo sfondo di un quadro normativo snellito e chiaro, rinforzando quel ruolo fondamentale che ad oggi ricoprono nell’attivazione di nuova occupazione e di investimenti”.

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