“Sicuro, verde e sociale”, oltre 93milioni dal Pnrr alla riqualificazione dell’Erp

Firenze – Il programma si chiama “Sicuro, verde e sociale” e riguarda l’Edilizia popolare pubblica. Meglio, riguarda la sua riqualificazione, ovvero una voce che spesso piange nel contesto del sistema delle case popolari: si sta parlando di risorse dedicate all’Erp nell’ambito del Pnrr, che in Toscana vedrà una fetta consistente del patrimonio pubblico, ovvero 2700 alloggi, riprendere vita, come annunciato oggi a Firenze dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli insieme al direttore del settore abitativo, dottor Iannello e al capo del procedimento, l’architetto Maurizio De Zordo.

Un importante innesto di risorse, come ricorda l’assessora, pari a oltre 93milioni di euro, che vanno ad aggiungersi agli altri canali, regionali ma anche europei, dedicati al settore abitativo. Il piano regionale, composto dalle proposte di intervento inviate dai soggetti gestori del patrimonio Erp, è stato approvato dalla giunta. Così, grazie a queste risorse sarà possibile intervenire su una fetta consistente del patrimonio di edilizia pubblica (costituito da circa 50.000 alloggi) con interventi di efficientamento energetico, di miglioramento sismico, di razionalizzazione degli spazi, di riqualificazione degli spazi pubblici e di miglioramento delle aree verdi. Gli interventi finanziati riguardano 2.732 alloggi, ma in lista ce ne sono altri 1.654 ammessi con riserva: potranno accedere ai finanziamenti in caso di rimodulazioni o recuperi di risorse.

Le risorse che sono state presentate oggi, sono già state oggetto di un lavoro precedente, come ricorda l’assessora Spinelli, che ha coinvolto sia il settore casa regionale, che le varie Lode che gestiscono il patrimonio residenziale popolare dei Comuni, sulla scorta di una temporalità ben precisa e soprattutto non modificabile. “Le risorse del Pnrr – sottolinea Spinelli – sono senz’altro una grossa opportunità, ma d’altro canto hanno scadenze ben precise, come quella che avevamo per presentare al Ministero la lista degli interventi, sulla base della delibera stabilita dal nostro settore. Si tratta di un intervento importantissimo, che peraltro non si vedeva da molti anni. Gli interventi riguarderanno soprattutto una maggiore sicurezza sismica e il miglioramento dell’efficienza energetica – che vuol migliore sostenibilità ambientale e anche una riduzione significativa dei consumi e dei costi per le famiglie. Interventi che consentiranno allo stesso tempo una generale manutenzione e la riqualificazione degli alloggi e anche degli spazi comuni interni ed esterni. E intervenire in questi ambiti vuol dire anche migliorare la qualità della vita di chi ci abita. Un programma per il quale è necessaria la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, per la necessità di rispettare il cronoprogramma serrato del Pnrr e affinché l’impiego di risorse straordinarie vada di pari passo con l’impegno per la sicurezza sul lavoro”.

Inoltre, la partenza del percorso porterà anche a bandi e aperture di cantieri, ed è intenzione della Regione, come spiega l’assessora, portare avanti una seria riflessione anche sulla sicurezza del lavoro.

Gli step successivi all’approvazione della delibera, come spiega il direttore Iannello, saranno : la fine di giugno, per l’affidamento delle progettazioni e già la fine di settembre,  “per avere le progettazioni istitutive e andare in gara entro l’anno, per rispettare la scadenza finale del 2026. Si tratta come si ricordava, di interventi di riqualificazione del patrimonio, che comportano un complessivo innalzamento della qualità del patrimonio di edilizia residenziale pubblica”.  Tutto ciò procede insieme, ricorda Ianniello, ai tanti investimenti che in questo periodo, in connessione col Pnrr, la Regione Toscana sta portando avanti. “Rispetto agli interventi approvati rispetto ai 93milioni del Pnrr, c’è anche un altro ulteriore elenco approvato per eventuali ulteriori economie che possono produrre altre risorse che si dovessere venire a rendere disponibili, prime fra tutte quelle che riguardano i gestori dell’energia”.

“La delibera, che è la 1423 del 27 dicembre, contiene un allegato con l’elenco preciso di tutti gli interventi specifici e finanziati – dice l’architetto De Zordo – gli interventi sono fondamentalmente di efficientamento energetico e contro il rischio sismico, ma è possibile accompagnare uno o tutti e due questi intrventi di base co una riqualificazione complessiva del fabbricato, dell’alloggio o anche delle aree comuni pubbliche esterne. Infatti, in presenza di uo degli interventi principali, si può ottenere un intervento più complessivo di sistemaizone del fabbricato. Del resto, è a tutti noto che la parte della manutenzione del patrimonio è particolarmente delicata, perché le risorse proprie del sistema sono molto limitate. il canone medio nella regione Toscana si aggira sui 100-110 euro al mese nell’edilizia residenziale pubblica. Inoltre, oltre il 50% del patrimonio Erp regionale risale a prima degli anni ’70. La voce manutenzione è costantemente i sofferenza. Siamo quindi di fronte  a un’iniezione di risorse importantissima, per riuscire non solo a intervenire in tempi rapidi, ma anche per liberare risorse ordinarie che la Regione ha messo a disposizione in questi anni per la manutenzione, che per esempio possono andare sull’annosa vicenda degli alloggi di risulta, che magari non necessitano di efficientamento energetico o o miglioramento rispetto al rischio sisimico, ma di messa a norma di impianti, per diventare riassegnabili”.

Si tratta dunque di un programma importante e di una sfida molto grossa, perché, come ricorda il responsabile del procedimento De Zordo, i lavori devono essere finiti a marzo 2026. “Portare a termine lavori per 93milioni di euro in un tempo determinato, con tutte le problematiche che derivano ad esempio dalla normativa per gli appalti pubblici, dalle vicende delle ditte, ecc, può non essere semplice. E’ necessario essere presenti, precisi e puntuali nell’intervenire. In questo caso, la scadenza va rispettata, non sono previste proroghe”. Insomma, i lavori vanno fatti, fatti bene, e fatti nei tempi previsti.

“Si tratta di un investimento senza precedenti nella storia recente dell’Edilizia Residenziale Pubblica e di un’occasione unica per la Toscana – commenta il presidente della Regione Eugenio Giani – abbiamo voluto cogliere senza indugi questa opportunità, che ci consentirà di intervenire con decisione nella riqualificazione degli immobili e dei contesti abitativi Erp, permettendo un notevole salto di qualità sotto il profilo energetico e migliorando le condizioni sicurezza soprattutto per gli alloggi posti in aree sismiche. Quello sull’edilizia popolare è anche uno dei primi interventi del Pnrr a diventare operativo: speriamo sia di buon auspicio per tutti gli altri investimenti che sono in fase di partenza”.

Infine, il meccanismo che vedrà la distribuzione delle risorse fra i comuni e dunque gli enti gestori, vede, secondo quanto stabilito dal Programma a livello nazionale, l’85% della dotazione finanziaria, pari a 80 milioni di euro, ripartito fra i Lode (Livelli ottimali di esercizio, su base provinciale) a seconda del patrimonio Erp presente nel territorio, il restante 15% (circa 13,5 milioni) per il patrimonio collocato in zona sismica 2. Sono state le Aziende per la Casa, in quanto soggetti gestori di questo patrimonio, su mandato dei comuni, a inviate le loro proposte di intervento alla Regione Toscana entro il 3 dicembre 2021. La Regione ha quindi approvato il programma già inviato al Ministero delle infrastrutture.

Per quanto riguarda il cronoprogramma, dopo l’approvazione degli interventi e l’invio del programma al Ministero per le infrastrutture, le prossime tappe, come ricordato dal dottor Iannello,  riguardano la progettazione degli interventi, con i definitivi che dovranno essere pronti entro giugno 2022, gli esecutivi 3 mesi più tardi. Entro il dicembre 2022 dovranno invece essere pubblicati i bandi di gara per la realizzazione degli interventi. Tutti i lavori dovranno essere completati entro il marzo 2026.

Si tratta per i Comuni e i Lode di una grande iniezione di risorse. Basti pensare che nell’area fiorentina (solo a Firenze secondo un calcolo prudenziale dei sindacati, sono circa 700 gli alloggi vuoti, molti dei quali non assegnabili perché non ancora riqualificati) saranno 357 gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica che verranno riqualificati grazie ad un intervento da 22.340.000 euro nell’ambito del programma finanziato grazie al Next Generation EU e al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Fondo Complementare), mentre altri 290 alloggi sono già stati individuati e collocati in un elenco di riserva, che verrà utilizzato nel caso in cui vengano erogati ulteriori fondi o di recupero di risorse.

Ma ecco l’elenco degli interventi individuati nelle varie aree toscane: 

 

AREZZO

  • Fondi 8.774.000
  • Interventi approvati 85
  • Riserva 80

EMPOLESE

  • Fondi 2.480.000
  • Interventi approvati 270
  • Riserva 215

FIRENZE

  • Fondi 22.340.000
  • Interventi approvati 357
  • Riserva 290

GROSSETO

  • Fondi 5.122.000
  • Interventi approvati 160
  • Riserva 58

LIVORNO

  • Fondi 13.770.000
  • Interventi approvati 415
  • Riserva 157

LUCCA

  • Fondi 7.515.000
  • Interventi approvati 350
  • Riserva 190

MASSA CARRARA

  • Fondi 7.328.000
  • Interventi approvati 187
  • Riserva 105

PISA

  • Fondi 10.118.000
  • Interventi approvati 535
  • Riserva 212

PISTOIA

  • Fondi 5.365.000
  • Interventi approvati 79
  • Riserva 52

PRATO

  • Fondi 6.209.000
  • Interventi approvati 154
  • Riserva 221

SIENA

  • Fondi 4.443.000
  • Interventi approvati 140
  • Riserva 62

TOTALE

  • Fondi 93.464.000
  • Interventi approvati 2732
  • Riserva 1642
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