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Il sogno cinese di Ezra Nahmad Cultura

Parigi – Esplosione industriale demografica e  tecnologica, distruzione della tradizione, modernità esasperata, novità estreme, mezzi di trasporto futuristici, esplosione urbanistica che svetta verso il cielo,  con il progetto di Sky City come sua massima espressione di avanguardia, tutto ciò contrapposto all’evidente catastrofe ecologica: è questo il primo, sorprendente impatto di Ezra Nahmad con la Cina, dove afferma di voler tornare per conoscere e capire di più.

Ezra Nahmad arriva a Shangai quando è in corso il “Colloquio sul sogno cinese” (Colloque sur le Rêve chinois, Shanghai, 2013), voluto dal presidente Xi Jinping, un confronto con responsabili politici ed esperti internazionali sui benefici che il suo progetto di rinnovamento della nazione avrebbe portato alla Cina e al resto del mondo (China Daily, 8 dicembre 2013) .

Nahmad subisce la suggestione dell’evento e si appropria del tema che, a suo avviso, riflette contraddizioni, illusioni, speranze, menzogne, bugie che emergono chiare agli occhi del viaggiatore. Si trova ad osservare, a guardarsi intorno da una prospettiva particolare,  con immagini della propaganda maoista riaffioranti.

In Cina Nahmad si trova catapultato in una realtà che gli appare in corsa contro il tempo, all’inseguimento di un sogno di crescita e di espansione verticale: grattacieli, sempre più alti, isole svettanti verso il cielo, densamente popolate e ricche di ogni tipo di servizio.

Ho percepito una fuga in avanti senza regole, senza apparenti freni che impediscano o limitino l’evidente catastrofe ecologica, il grande inquinamento …” afferma Nahmad

“… Il progetto di rinnovamento della Cina di  Xi Jinping  stride fortemente con quanto il viaggiatore percepisce della realtà metropolitana in cui si trova immerso, caratterizzata dalle conseguenze di una economia capitalista che avanza  a ritmi supersonici, in cui tutto deve essere radicale, veloce, forte, con inevitabili forzature e influenze su storia e cultura” e aggiunge

“… Il tema e l’obiettivo di questa conferenza mi hanno suggerito l’dea di accostare immagini di propaganda, risalenti ai tempi di Mao, a quelle catturate dall’obbiettivo della mia fotocamera durante il soggiorno in Cina, tra Shangai e Pechino.”

Nel suo reportage Nahmad accosta volti di ieri a dettagli metropolitani di oggi, come sguardi rivolti ad una evoluzione probabilmente non prevedibile,  quasi  un insospettabile impennamento, una lama di fuoco sfuggita al falò, un accostamento da cui emergono luce e oscurità.

E’ un grande paese, che mi ha colpito nel senso più forte del termine, dove vorrei tornare per capire meglio. Al primo impatto mi é sembrato un paese molto violento, caratterizzato da sovvertimenti e conflitti sociali che hanno rivoluzionato il paese e continuano a sconvolgerlodove l’impatto dell’inquinamento è altissimo e produce una notte diurna, dove si respira fango nell’aria che brucia i polmoni, incessantemente”  e conclude

Non sembra con futuro possibile, piuttosto un fiore velenoso “.

Il reportage fotografico “Sogno Cinese”  di Ezra Nahmad  ha trovato il suo spazio presso la Galleria “Les Douches” a Parigi, dal 23 maggio al 26 luglio 2014.

Mostra online su STAMP Toscana
http://ezranahmad.com/menu.php
http://slash-paris.com/en/evenements/ezra-nahmad-chinesedream

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