
Firenze – Si è svolto il primo incontro tra le associazioni di categoria (CNA, Confindustria, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato) per individuare soluzioni che attenuino i forti disagi connessi al blocco della circolazione degli automezzi diesel euro 5 a Firenze.
“Apprezziamo lo spirito costruttivo con cui Palazzo Vecchio, in particolare l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio, ha deciso di confrontarsi con le associazioni di categoria, condividiamo la necessità di individuare soluzioni allo sforamento dei limiti del biossido di azoto, ma è necessario parimenti salvaguardare le attività economiche maggiormente penalizzate dall’introduzione del provvedimento, come autotrasporto, ncc, panificatori, edili, impiantisti e manutentori – commenta Lorenzo Cei, coordinatore CNA Città di Firenze – Per questo abbiamo proposto una dilatazione consistente dei tempi di introduzione del divieto, un sistema di incentivi più corposo e maggiormente ritagliato sulle esigenze delle imprese, deroghe per coloro che dimostrano di aver acquistato il mezzo ma non ne sono ancora in possesso causa tardiva consegna del mercato auto (si parla anche di un anno) e l’introduzione di alcune fasce orarie libere quando il divieto sarà in vigore”.
“Se il Comune andrà nella direzione da noi auspicata, eviteremo di mettere in contrapposizione le giuste esigenze di tutela ambientale con le legittime necessità delle piccole e medie imprese” conclude Cei.