
Milano – Viva Emmanuel Macron, dunque: una vittoria strepitosa, la sua. Ora riflettiamo su come ha fatto. Ha vinto perché è un uomo nuovo, certo; ma anche perché ha saputo porre al centro del suo discorso il discrimine politico oggi fondamentale, quello tra europeisti e sovranisti: parlarne senza paura, pur in una Francia piena di