
Firenze – C’è un’immagine che galleggia residua alla fine del film. E’ un’associazione puramente personale, sorta vaga alle prime scene e poi rimasta lì oltre i titoli di coda : le mani di Jane Campion che avevano fatto suonare un pianoforte a metà Ottocento, in una capanna sulle spiagge desolate dell’arcipelago neozelandese in Lezioni di piano,