
Firenze – Bruno Borghi non ha lasciato quasi nulla di scritto soprattutto nulla su di sé se si eccettuano i diari, testimoni dell’esperienza ricca di entusiasmi e delusioni dei viaggi in Nicaragua al tempo della rivoluzione sandinista. Eppure, nell’esperienza di chi gli è stato vicino, e nel ricordo di tutti coloro che sono stati testimoni