
Firenze – Il grande regista svedese Ingmar Bergman, la sua poetica, il suo lavoro e la sua storia. Un’indagine profonda della sua eredità artistica, i simboli e significati di un lungo percorso cinematografico incentrato su tematiche a lui vicine e particolarmente care che Franco Marucci ha depositato in un libro “L’occhio del diavolo” appena uscito da Nardini