
Firenze – La misurazione da satellite delle deformazioni del suolo permette di migliorare l’identificazione delle aree italiane a più alta pericolosità sismica. La metodologia è stata messa a punto da un team di ricercatori dell’Università di Firenze, dell’Istituto Geografico Militare (IGM) ente dell’Esercito Italiano e dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR che ha utilizzato le osservazioni satellitari