
Firenze – Rifarsi ai Giganti della montagna, ultima incompiuta sinfonia pirandelliana, è un po’ come interrogarsi sul proprio lavoro di teatrante dopo anni e anni di impegni e progetti. Le domande che ruotano sull’asse di quest’ultima impresa sono tante. Alla fine sempre le stesse. I giganti poi le gonfiano a dismisura, arrivano ultimi ma diventano i