
Firenze – La scintilla che ha acceso il sacro fuoco della musica in Beniamino Iozzelli si chiama, udite udite, Dragon Ball. Non Bach con le Variazioni Goldberg o Il clavicembalo ben temperato, non una sonata di Mozart, né un notturno di Chopin o il Chiaro di luna di Beethoven. La carriera del giovane talentuoso pianista