
Firenze – “In questo momento nessuno può dire no. È indubbiamente in gioco un interesse superiore che non vogliamo ignorare e responsabilmente faremo la nostra parte offrendo il massimo delle salvaguardie sotto il profilo degli effetti ambientali, senza che nessuno consideri Piombino, parimenti a qualsiasi altra realtà italiana, sacrificabile sull’altare della salvezza nazionale”. Lo afferma