
Firenze – Se l’arte è un modo di interpretare lo stato dell’umanità negli anni venti del millennio, aprendo squarci più o meno inquietanti sui futuri possibili che l’attendono, l’opera di Tomás Saraceno ne è uno degli esempi. Se l’arte si accende nel punto di contatto fra profezia e ispirazione fantastica, se scaturisce dal confronto fra contrari