
Firenze – Il “tempo”, la “morte” e l’”eterno” sono parole ricorrenti nel linguaggio comune e nelle nostre esperienze e conversazioni abituali. Le utilizziamo spesso, soprattutto nelle relazioni personali e sociali, nella gestione e comunicazione dei nostri sentimenti e nella memoria e celebrazioni di eventi o di persone che in diverso modo hanno contribuito alla nostra crescita