
morte a Firenze, strage dei goegofili
Ballottaggi: affluenza in calo nei sei comuni chiamati a voto
Il cacio con le pere: commedia toscana al Prato Film Festival
Mattarella a Barbiana: la pedagogia della libertà di don Milani
Referendum Salviamo Firenze, gli esperti approvano all’unanimità
Celebrato a Barbiana il centenario dalla nascita di don Milani
Strage dei Georgofili, studenti sullo stesso filo da Corleone e Castel
Sciopero Usb, salario minimo e scala mobile per riprendersi la dignità
Strage Georgofili, in piazza Signoria si racconta la Morte a Firenze
Firenze – Ripercorrere la storia di Firenze, negli anni bui del secolo scorso, dal periodo fascista fino alla Liberazione e oltre. Sorprendere dei giovani, poi diventati personaggi che hanno lasciato un segno tangibile nel mondo artistico e intellettuale, a organizzare pericolosi sabotaggi in nome della libertà, mettendo in gioco le proprie vite. “Strage al Masso delle
Firenze – L’ex ad di FS e Rfi Mauro Moretti è stato condannato a 5 anni nel processo di appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) che il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone. Nel primo appello Moretti era stato condannato a 7 anni, in questo nuovo processo disposto dalla Cassazione
Firenze – Cesira Pardini se n’è andata. Altra sopravvisuta all’eccidio nazifascita di Sant’Anna di Stazzema, una storia di coraggio – diciottenne, mise in salvo quel 12 agosto 1944 due delle sorelle più piccole e un altro bambino mentre la mamma ed altre due sorelle invece morirono – una storia di memoria, testimone al processo al
Firenze – Mufloni all’isola del Giglio, in Toscana, che, secondo il progetto “Letsgo Giglio”, adottato dall’ente Parco Arcipelago Toscano, da domani saranno soggetti all’eradicazione dall’isola, insieme ad altre specie, “considerate non autoctone e dunque inutili o dannose per la biodiversità in quanto danneggiano le produzioni agricole in modo irreparabile”. Fra i vari appelli da parte
Pisa – Una doppia crisi attanaglia il Libano, spingendolo verso il baratro della catastrofe. A premere sono da una parte il collasso economico e dall’altra il rischio di ripiombare nel caos della guerra civile. Nel mezzo una zona grigia, tra miliardari che si arricchiscono sempre di più, l’interferenza di influenze esterne determinate a condizionare gli assetti
Firenze – Una notte per ricordare quella ferita che Firenze non dimenticherà mai, quando la Piovra assestò un terribile colpo alla città rapendo Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina di nove anni e due mesi e lo studente universitario fuori sede di Sarzana Dario Capolicchio, sventrando il cuore storico della
Firenze – Sono già passati ventotto anni da quando il rombo malvagio della bomba sotto forma di un Fiat Fiorino imbottito di esplosivo squarciò la notte di Firenze, cambiando per sempre i ircordi collettivi della città. La vita di cinque persone fu cancellata, altre 48 rimasero ferite. Alle 1,04 del 27 maggio 1993 un Fiat
Pisa – Il mar Mediterraneo un cimitero silente. È questa l’immagine che ci compare davanti agli occhi dopo aver assistito all’ennesima sciagura nel Canale di Sicilia. Dove i corpi di 130 migranti non ricevono degna sepoltura. Non c’è bara e nome per le vittime di questa strage infinita. Disumana. Vergognosa non solo per Italia, Malta, Cipro,
Firenze – Riceviamo e pubblichiamo “Oggi, 20 marzo, tutta la comunità Erasmus ricorda con profondo dolore la terribile strage di Tarragona in Spagna dove, cinque anni fa, morirono tredici studentesse in un tragico incidente stradale. Sette di loro erano italiane. Il loro sorriso è scolpito nella nostra memoria. Ed è vergognoso rilevare che a distanza