
La collaborazione tra Hendel, pittrice, e Papini, fotografa, ha prodotto lavori realizzati con interventi a olio su stampe lambda che raccontano di giardini incantati e specchi d’acqua che ospitano pesci e ninfee. Le due tecniche congiunte rendono le immagini cangianti come in un ologramma, e quasi tridimensionali. Chi guarda prova la sensazione di percepire i movimenti dell’acqua e di seguire i riflessi luminosi dei raggi che ne sfiorano la superficie. Sardelli ha fotografato i marmi policromi che ornano le facciate delle più preziose architetture fiorentine, mischiandoli quasi fossero puzzle di un caleidoscopio, però mantenendo un rigoroso ordine geometrico. Il più formalmente astratto, sempre in senso pittorico, è il lavoro di Chiti: gli oggetti reali sono stati destrutturati e quindi propongono diverse interpretazioni e stimolano la fantasia a ritrovarvi i segni nascosti. Thetys è una galleria che ha aperto da pochi mesi Via Maggio 58 r Firenze – www.thetysgallery.com – e che ha la vocazione della fotografia, senza seguire, per ora, una linea precisa e affidandosi a curatori anche giovani, come Alessandro Gallicchio, concettualmente responsabile delle proposte di questa collettiva di buona qualità.
Foto: Meditation garden, opera di Claudia Hendel