
Firenze – L’operazione internazionale antidroga messa in atto ieri dalla GdF e partita da Firenze e Prato, con azioni a Milano e in Olanda, è oggetto di alcune riflessioni da parte della Fondazione Caponnetto, che interviene con una nota firmata dal presidente Salvatore Calleri e da Renato Scalia, dell’ufficio di presidenza.
Fra questi, come si legge nella nota della Fondazione, “si conferma l’importanza dell’area Firenze- Prato come snodo del traffico di droga in asse con i porti di Rotterdam ed Anversa. Siamo di fronte a dei narcos marocchini che fanno affari in Belgio ed Olanda, molto probabilmente, ma da verificare, con la “mocro maffia” che gestisce le importazioni al porto di Rotterdam ed Anversa”; il riciclaggio del denaro narcos riguarda anche normali attività commerciali che essendo finanziate dal traffico di droga non sentono la crisi economica accentuatasi nel periodo pandemico; si conferma una presenza narcos diversa dalle organizzazioni tipicamente italiane ma non per questo meno importanti”.