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Tramvia, Confartigianato attacca Palazzo Vecchio: “Dalle parole ai fatti” Cronaca

Firenze – L’assessore comunale Bettarini è al centro di un attacco scatenato da Confartigianato che riguarda la cantierizzazione della tramvia, e soprattutto le agevolazioni Tari pormesse ai commercianti che si trovano a “impattare” sui cantieri. “Mancano meno di due settimane alla scadenza della presentazione delle domande per le agevolazioni Tari, ma l’assessore Bettarini, a due mesi dell’annunciata convocazione per un incontro, nel quale concordare eventuali modifiche alle loro modalità di accesso, non solo non ci ha convocato, ma non si è neanche degnato di rispondere ai solleciti che gli abbiamo inviato un mese fa”è la denuncia, nero su bianco, di  Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze.

 In buona sintesi, il problema è rappresentato da u n provvedimento che, accolto da Confartigianato nonostante la sua insufficienza a tutelare pienamente i diritti dei commercianti in un’ottica “costruttiva”, per ora,  a scadenza di due mesi, non ha ancora neppure iniziato l’iter. Spiega Scatizzi:   “Ci siamo posti in maniera costruttiva verso l’amministrazione e verso un provvedimento che, sebbene apprezzabile nell’impostazione generale, risulta assolutamente non sufficiente ad intercettare tutte le esigenze delle imprese interessate dalle ripercussioni dei cantieri. Abbiamo chiesto l’erogazione dell’agevolazione in automatico, la compensazione per il 2014 relativamente al periodo di cantierizzazione e l’inclusione delle vie laterali che, come i fronte cantiere, patiscono i disagi di una viabilità stravolta. Ma Bettarini, anche questa volta, ha promesso e poi non ha mantenuto nessuno degli impegni presi, anche pubblicamente, davanti ai media. Per non parlare dell’attivazione del fondo per il credito alle imprese, che da sempre chiediamo, ma di cui si è persa traccia dopo l’annuncio stampa dell’assessore di tre mesi fa”.

 Parrini 2Indifferenza verso il mondo economico cittadino? Questo è ciò che pensano i commercianti che, sul piede di guerra, sono rappresentati dal portavoce “simbolico” Gabriella Parrini, ottica a Novoli da mezzo secolo.“È l’indifferenza per le esigenze di residenti ed imprenditori che Palazzo Vecchio mette nell’organizzare i lavori della tramvia, il poco rispetto mostrato nel darci ragione a parole e nel non fare nulla nei fatti che, alla fin fine, ci dà più fastidio – commenta l’imprenditrice  – la riduzione Tari? Il modo con cui è stata concessa non tiene assolutamente conto di come, di fatto, i cantieri penalizzino le attività. Non è che a essere danneggiate sono solo le imprese fronte cantiere. E poi, la riduzione del 100% è stata concessa a pochissimi, i più hanno solo quella del 70%, e comunque sempre e solo in futuro, a partire dalla 2° rata e mai in automatico, ma solo dietro invio di apposita modulistica. Al momento abbiamo tutti pagato la tariffa piena, in totale noncuranza del calo di affari che è fortissimo, sia tra i fronte lavori, che tra chi è stato confinato dal riassetto della viabilità in aree non più raggiungibili. C’è chi ha chiuso e chi chiuderà a breve perché cali del 40% non li sostieni a lungo. Dicono che rispetteranno i tempi ma, tra sospensioni della Soprintendenza, scarsa continuità nei lavori ed imprevisti, il dubbio è forte. Siamo amareggiati e scoraggiati”.

 Mette l’accento sugli interventi al sostegno delle imprese Gianna Scatizzi: “Ad oltre un anno dall’inizio dei lavori, gli interventi a sostegno delle imprese sono stati minimi, del tutto insufficienti e complicati ad arte. Per la Tari, per esempio, Palazzo Vecchio ha individuato, in modo autonomo e con criteri discutibili (esclusione delle vie laterali), i beneficiari delle agevolazioni e lo ha loro comunicato, obbligandoli comunque a rispedire al mittente una domanda di accesso, pena l’annullamento della riduzione – spiega  – Occorre porre rimedio al più presto ai problemi che stanno incontrando le imprese, o sarà troppo tardi. Come? Si potrebbe cominciare dalla cancellazione dell’addizionale comunale Irpef per gli imprenditori colpiti dai lavori e proseguire con un accordo con l’Agenzia delle Entrate per la non applicazione degli studi di settore, importantissima misura che era stata attuata per la Linea 1”.

Ma questo è solo uno della lista di interventi che, secondo Confartigianato, il Comune dovrebbe mettere in campo se avesse davvero a cuore la situazione dei commercianti.

 “La lista di interventi che il Comune dovrebbe e potrebbe applicare è però ben più nutrita – spiega Scatizzi – Come la sospensione della riscossione coattiva per le somme dovute a Palazzo Vecchio, l’abbattimento di altre imposte comunali (con la Tari, anche imposta di pubblicità, passi carrabili, suolo pubblico) e, considerato che i lavori, di cui è stata posata la prima pietra il 5 novembre 2011, avrebbero dovuto concludersi il 31 luglio 2014 con la trincea Guidoni, la previsione di una penale che il Comune destinerà alle imprese danneggiate in caso di sforamento all’attuale cronoprogramma di esecuzione lavori, da calcolarsi sulla base di quella che il Comune stesso riscuoterà dalle imprese appaltatrici in caso di loro inadempienza”. Infine, l’ultima precisazione: “La cosa incredibile è che queste cose non sono novità. Le chiediamo al Comune dal maggio 2014: forse sarebbe l’ora che si passasse dalle parole ai fatti”.

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