
Firenze – Cosa succede in città? Quando passa l’autobus? Allerta meteo o emergenze? Sono solo alcune delle domande con conseguenti risposte che oggi è possibile trovare direttamente su WhatsApp. La app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo sta diventando anche uno strumento di straordinaria utilità pubblica.
E’ quanto raccontano i giornalisti Francesco Di Costanzo e Andrea Marrucci (fondatori e rispettivamente direttore e vice direttore di cittadiniditwitter.it, prima testata giornalistica italiana dedicata alla nuova comunicazione pubblica) nelle pagine del loro nuovo libro “WhatsApp in città? La nuova frontiera della comunicazione pubblica”, primo in Italia a fare un quadro di enti e aziende pubbliche italiane che hanno deciso di puntare sulla chat, recentemente acquistata da Facebook, per comunicare in tempo reale con i cittadini. Il libro esce oggi ed è edito dalla casa editrice milanese Indiscreto – Stefano Olivari Editore con progetto grafico di Maria Cristina Giustozzi, giovane designer.
La nuova pubblicazione è stata presentata oggi a Firenze presso il Consiglio Regionale della Toscana: oltre agli autori hanno partecipato il presidente dell’assemblea Eugenio Giani e il direttore di Rtv38 Francesco Selvi. “WhatsApp in città?” rappresenta un vero e proprio viaggio tra le amministrazioni e i servizi pubblici italiani alla ricerca di esperienze di utilizzo di questo nuovo canale di comunicazione, “cugino” dei social network e come i molto conosciuti Facebook, Twitter, Instagram strumento di informazione pubblica e di un rinnovato rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione.
“Spesso, sicuramente sbagliando, si è pensato ai social network e agli strumenti di nuova comunicazione solo come un gioco o un passatempo – spiega Francesco Di Costanzo – quel tempo è passato, i social sono oggi un grande strumento di informazione pubblica, un valore aggiunto per i cittadini, per gli enti e le aziende. L’idea che con un tweet, un post, un messaggio in chat si possano risolvere piccoli e grandi problemi delle nostre giornate è una grande conquista e finalmente anche il settore pubblico ne sta approfittando. WhatsApp è l’ultima frontiera: veloce, molto conosciuto e usato un po’ da tutti, di semplice utilizzo. Non è un caso, e nel libro raccontiamo proprio questo, che da nord a sud stiano spuntando tante buone pratiche in settori diversi. E i cittadini apprezzano, anche per il linguaggio più “smart”, condito in molti casi da emoticon, che avvicina enti e aziende, spesso viste come lontane e poco raggiungibili”.
“Analizzando le pratiche italiane di comunicazione pubblica su WhatsApp – spiega Andrea Marrucci – abbiamo scoperto come le amministrazioni e le aziende possono essere realmente utili al cittadino con un semplice messaggio in chat. Il nostro Paese in questo è una locomotiva europea, possiamo dire di avere delle best practices di cui essere fieri. Resta ancora tanto lavoro da fare, ci sono ancora tanti, troppi, scettici sull’utilizzo delle nuove forme di comunicazione per il settore pubblico e speriamo con questo libro di avere dato un contributo per spronarli e far sì che i cittadini possano sempre trovare la propria amministrazione o azienda di riferimento sui social network e su canali molto diretti come WhatsApp. Con cittadiniditwitter.it continueremo il lavoro di osservazione del movimento italiano della nuova comunicazione dando visibilità a chi giustamente sceglie di puntarci”.
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